Sulla via della misericordia

1 mani verso il cielo medioIl tema della misericordia, al centro del giubileo, rappresenta anche la via maestra per favorire il dialogo e superare le difficoltà nei rapporti tra le religioni. È questo il motivo ispiratore di Celebrare la misericordia con i credenti di altre religioni, breve sussidio a cura del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso che intende essere un contributo a vivere il giubileo secondo le indicazioni contenute in Misericordiae vultus.
Nella bolla d’indizione dell’anno santo straordinario Papa Francesco ha sottolineato appunto anche la straordinaria capacità catalizzatrice della misericordia vissuta sia nel rapporto con le altre religioni monoteiste, ebraismo e islam, che con le altre tradizioni religiose per favorirne l’incontro, il dialogo, la mutua comprensione e così eliminare ogni forma di chiusura, disprezzo, violenza e discriminazione. «Abbiamo voluto fare nostro questo invito di Papa Francesco a incontrare le varie tradizioni religiose per proseguire, proprio sul tema della misericordia, la via del dialogo e del superamento delle difficoltà che sono, purtroppo, presenti e ben note a noi tutti», scrive nella presentazione il cardinale presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, Jean-Louis Tauran, il quale sottolinea come «il desiderio che ci anima è quello di vivere quest’anno di grazia con i nostri fratelli e le nostre sorelle di varie religioni». Il tema della misericordia di Dio è infatti ben presente nella spiritualità di numerose altre tradizioni religiose e ciò, sottolinea il porporato, «ci dà la possibilità di condividere sia momenti di spiritualità e di scambio interreligioso che opere concrete di carità nei confronti dei più bisognosi ». Appena pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, in italiano e in inglese, il sussidio è anche reperibile sul sito del dicastero vaticano (www.pcinterreligious.org). Frutto della collaborazione interreligiosa — alla sua redazione hanno contribuito esperti di diverse fedi — il testo è destinato principalmente alle conferenze episcopali, e attraverso di esse a tutto il mondo cattolico. Ma, annota Tauran, «saremo ovviamente lieti se potesse rivelarsi utile e interessante anche per i credenti di altre religioni». Nel sussidio, attraverso anche la citazione di brani tratti dai testi ritenuti sacri nelle diverse fedi, trova spazio, in particolare, un’ampia panoramica del tema della misericordia nelle diverse tradizioni religiose. Un modo, sottolinea il cardinale Tauran, per «gettare uno sguardo sulla grande ricchezza della spiritualità umana». E un invito «a non innalzare muri ma a uscire dalle proprie case per entrare in quelle dei vicini di altre religioni e percorrere insieme a loro un cammino sulla via della misericordia». Nella speranza che il dialogo «possa fondarsi sul rispetto reciproco» e su «vincoli di amicizia onesta e sincera».

© Osservatore Romano - 16 giugno 2016