Iraq La liberazione di Mosul non incanta i cristiani. Per rientrare occorre ricostruire fiducia e garantire sicurezza

mosulLiberata bagdad AFP PHOTO FADEL SENNAMusica, bandiere, canti: così la capitale irachena, Baghdad, ha festeggiato l’annuncio dato ieri dal premier Haidar al Abadi della liberazione di Mosul. Più prudenti e meno propensi a cantar vittoria sono i cristiani sfollati da Mosul invitati dal premier iracheno a fare ritorno nelle proprie case. Davanti a loro le difficoltà di ricostruire non solo le abitazioni ma anche la fiducia nei confronti di quei musulmani, un tempo amici, divenuti fiancheggiatori dello Stato islamico e considerati traditori. Le testimonianze dell'arcivescovo siro-cattolico di Mosul, mons. Petros Mouche, e del sacerdote Behnam Benoka, attivo tra gli sfollati cristiani a Erbil.

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2017/07/10/