Ponte di preghiera verso il Medio oriente

Basil of CaesareaConcesso ai melkiti salvatoriani l’uso del collegio San Basilio a Roma.
L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì 7 giugno 2017 pagina 7 «Un luogo che aiuti non solo a ricordare i due polmoni con cui respira il corpo di Cristo — orientale e occidentale — ma a farne la concreta esperienza». È l’auspicio del cardinale Leonardo Sandri per il nuovo capitolo nella storia della rettoria di San Basilio agli Orti Sallustiani, a Roma. Il prefetto della Congregazione per le chiese orientali ha infatti partecipato, nel tardo pomeriggio di lunedì 5 giugno, alla divina liturgia in rito bizantino in occasione della riapertura della chiesa e del collegio che, di proprietà dell’abbazia esarchica di Grottaferrata, sono stati concessi in uso gratuito all’ordine basiliano del Santissimo Salvatore della Chiesa patriarcale greco-melkita di Antiochia. Un’occasione, ha detto il porporato nel saluto al termine del rito, che «fa riscoprire la vocazione universale della Chiesa di Roma, presieduta dal suo vescovo, Papa France- sco, al quale è affidata la sollecitudine per tutte le Chiese», e che coinvolge direttamente i padri salvatoriani in un’opera nella quale in questi anni «si è distinta» la diocesi di Roma: ovvero quella di una «costante attenzione di preghiera, sensibilizza- zione e carità verso le tragiche situazioni dei conflitti che insanguinano il Medio oriente, in particolare in Siria e in Iraq». Saranno probabilmente cinque i religiosi melkiti che, a partire dal mese di ottobre, formeranno la comunità iniziale nella struttura in via di San Basilio. Alla celebrazione, presieduta dall’abate generale dei basiliani del Santissimo Salvatore, l’archimandrita Antonios Dib, erano presenti, tra gli altri, monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e amministratore apostolico di Grottaferrata, l’abate generale dell’ordine antoniano maronita, padre Daoud Ready, e i procuratori presso la Santa Sede delle Chiese patriarcali e degli ordini religiosi orientali. Il cardinale Sandri, nelle parole pronunciate prima della benedizione solenne, ha ricordato come le due «grandi storie» dei salvatoriani e dei monaci criptensi trovino comune ispirazione nella regola di san Basilio, uno dei padri fondatori del monachesimo orientale: «un glorioso passato, un comune patrono celeste, del quale siete chiamati a seguire l’esempio». In particolare, il porporato ha ricordato «che quando Basilio ricevette il battesimo scese dal cielo una vampa, come una colonna di fuoco, quasi a presagire la luce che sarebbe scaturita dal suo cuore e dalla sua vita per infiammare il mondo intero della conoscenza del Vangelo di Cristo e della carità cui esso ci spinge». Un dettaglio significativo per i religiosi melkiti salvatoriani, che da sempre si sono contraddistinti per la loro opera «missionaria ed evangelizzatrice». Opera che potrà continuare anche da questa che sarà «la nuova sede della procura generale dell’ordine presso la Santa Sede». Nell’occasione il prefetto ha affidato alla Vergine «tutta santa Madre di Dio» il prossimo sinodo dei vescovi melkiti che si svolgerà a partire dal 19 giugno: dopo la rinuncia al governo patriarcale da parte di Gregorio III i vescovi, ha detto, «possano essere guidati e illuminati, oltre che sostenuti dalla nostra convinta preghiera, nello scegliere un pastore secondo il cuore di Cristo».