Francesco: dalla “Via Pacis” un messaggio di dialogo tra le culture e religioni - video e foto

Abbracci prima della partenza cq5dam.thumbnail.cropped.750.422Papa Francesco, dopo la preghiera dell’Angelus, saluta i 7mila partecipanti che hanno sfidato la pioggia nella mezza maratona di 22 km e nella “Run for peace”, percorrendo Roma da San Pietro alla sinagoga e alla moschea. Per la prima volta ha corso anche un vescovo, il francese Jean-Paul Vesco, pastore ad Oran, in Algeria



Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Papa Francesco li saluta per primi, dopo la preghiera dell’Angelus, e loro applaudono e ringraziano nelle loro magliette traspiranti ancora bagnate di sudore e di pioggia. Sono i 2700 partecipanti alla terza edizione della “Via Pacis”, la mezza maratona interreligiosa e i quasi 5000 che hanno animato, con palloncini e balli, la 5 km non competitiva “Run for Peace”.

Saluto i partecipanti alla Via Pacis, corsa podistica che ha attraversato questa mattina le strade di Roma, per portare un messaggio di pace, di fraternità e soprattutto di dialogo tra culture e religioni diverse.

Athletica Vaticana tra i promotori con Roma Capitale e Fidal

Sorridono volti e storie di 42 nazioni, e di tutte le religioni e gli orientamenti culturali, che hanno animato la manifestazione sportiva promossa da Roma Capitale dalla Fidal, la Federazione italiana di atletica leggera e per la prima volta da Athletica Vaticana, la squadra ufficiale di atletica della Santa Sede, che ha preso il posto del Pontificio Consiglio della Cultura, il dicastero al quale la Segreteria di Stato ha affidato la squadra, sua espressione in ambito sportivo a livello internazionale. Nel suo saluto la sindaca di Roma Virginia Raggi ha ricordato che la medaglia di questa terza edizione è dedicata al Mahatma Gandhi, nel 150esimo anniversario della nascita. Sulla liena di poartenza erano presenti anche il vescovo ausiliare di Roma monsignor Paolo Selvadagi, l’ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia Omar Alshamsi, l’ambasciatrice dell'India in Italia Reenat Sandhu, l’ambasciatore dell'Oman Ahmed Baomar e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito generale Salvatore Farina.

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