Dopo pandemia, Paglia: fraternità unico futuro possibile (+ audio)

pandemia cq5dam.thumbnail.cropped.750.422Nel suo recente e-book “Pandemia e fraternità. La forza dei legami umani riapre il futuro” l’arcivescovo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, lancia lo slogan dell’”antivirus della solidarietà” e chiede una visione bioetica globale

Fabio Colagrande – Città del Vaticano

La pandemia ci ha mostrato la nostra fragilità come individui. Anche la società, le strutture e le sovrastrutture che abbiamo creato per difendere la nostra vita, con tutti suoi privilegi, sono risultati vulnerabili. Secondo l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, l’unica risposta possibile, guardando al futuro, è quella costruita sulla fraternità e sulla solidarietà, intesi non come valori cristiani, ma  fondamenta sulle quali poggia la sopravvivenza dell’umanità. Il presule ne parla nel saggio, appena pubblicato, “Pandemia e fraternità. La forza dei legami umani riapre il futuro”, (Piemme-Molecole). Il testo, a partire da una recente Nota della stessa Accademia, vuole aprire una discussione etica e culturale sul dopo-pandemia e sui criteri di una ripartenza. Concetti centrali sono la “globalizzazione della fraternità” e la diffusione dell’“antivirus della solidarietà”, come spiega lo stesso presidente del dicastero per la Vita ai microfoni di Radio Vaticana Italia:
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