Pena di morte, l'arcivescovo Jurkovič: la vita umana è intoccabile (+ audio)
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- Creato: 10 Ottobre 2020
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Francesca Sabatinelli - Città del Vaticano
Si celebra oggi la XVIII Giornata mondiale contro la pena capitale, in vigore dal 26 settembre del 2003. L’impegno degli abolizionisti in questi anni non è mai scemato, continua a essere in maniera ancora più decisa, nonostante si sia assistito a un aumento del numero dei Paesi che hanno abolito le esecuzioni, per legge o nella pratica, e a una diminuzione, nel 2019, delle esecuzioni e delle condanne. Anche quest’anno, i dati che testimoniano l’andamento della pena capitale, quelli di Amnesty International in testa, parlano della controtendenza di Cina, Iran, Arabia Saudita Iraq ed Egitto che proseguono nella loro politica delle esecuzioni, senza neanche rendere ufficiali i numeri che, sempre secondo Amnesty, potrebbero anche essere migliaia ogni anno, soprattutto in Cina che, assieme a Bielorussia, Vietnam e Corea del Nord, classifica i dati come segreto di Stato. Gli Stati Uniti, che lo scorso anno hanno segnato il livello più basso di esecuzioni in 10 anni, hanno invece ripreso nel giugno scorso le esecuzioni a livello federale. Papa Francesco nella sua ultima Enciclica, “Fratelli tutti” definisce la pena di morte una falsa risposta che non risolve i problemi. Per l’arcivescovo Ivan Jurkovič, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu e le altre organizzazioni internazionali a Ginevra, “la giustizia umana è fallibile, ma la pena capitale è irreversibile”:
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