Vescovi iracheni contro la pena capitale per il killer di mons. Rahho

"Se fosse ancora in vita anche lo stesso vescovo Rahho non accetterebbe che qualcuno debba morire per lui. Ricordiamo che i principi che ispirano da sempre la Chiesa in Iraq sono quelli del perdono e della riconciliazione". Così ad AsiaNews mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad commenta la condanna a morte di Ahmad Ali Ahmad, militante di spicco di al Qaeda coinvolto nel rapimento e nell'assassinio a marzo dell'arcivescovo caldeo di Mosul, mons. Paulos Faraj Rahho. Mons. Warduni ha seguito in prima persona, recandosi a Mosul,  tutta la vicenda fino al tragico epilogo il 13 marzo. Anche l'arcivescovo caldeo di Kirkuk, mons Louis Sako tiene a sottolineare l'estraneità della Chiesa alla pena capitale: "La violenza non deve chiamare altra violenza! Siamo per la giustizia, ma non per la pena di morte", ha detto ad AsiaNews. Continua su Asia News