CAPRIO STEFANO, V.I. Nesmelov e l'antropologia religiosa russa.

 

Caprio Stefano, Foggia
                                     V.I. Nesmelov e l'antropologia religiosa russa.

Diret­tore: Edward G. Farrugia sj

         

        II lavoro illustra l=opera di un autore russo poco conosciuto, Viktor Ivano­vic Nesmelov (1863-1937). Si tratta di un docente di filosofia dell=Accade­mia Ecclesiastica ortodossa di Kazan=, in Russia, autore di alcune opere di filosofia e teologia, la più importante delle quali si intitola Scienza dell=uomo, pubblicata a Kazan= in due volumi distinti tra il 1898 e il 1903. In esse vengono espresse delle tesi di antropologia filosofica e teologica piuttosto originali per il panorama culturale e religioso della Russia tra Ottocento e Novecento.

          Nella tesi viene anzitutto ricostruita la biografia di Nesmelov, finora repe­ribile in modo soltanto frammentario e incompleto. Oltre alle vicende relative alla lunga carriera accademica di N., si dà notizia anche dell=ultimo ventennio di vita dell=autore, trascorso nel contesto drammatico della rivoluzione bolscevica e del­le persecuzioni nei confronti della religione, che egli stesso dovette subire fino alla morte. Viene inoltre presentata una rassegna completa delle critiche e dei com­menti all=opera di N., pubblicati sia in Russia che all=estero fino ai giorni no­stri; tra di essi vi sono contributi a opere collettive e recensioni parziali, ma anche monografie e dissertazioni recenti, che testimoniano l=interesse che l=autore ha suscitato e suscita tuttora.

          Per meglio situare il pensiero di N. nel contesto culturale della tradizione religiosa russa, viene offerta un quadro sintetico delle radici e degli influssi pre­senti in tale tradizione, soffermandosi in particolare sui movimenti di pensiero contemporanei all=autore. Si propone quindi una ricostruzione ampia e sostanzial­mente inedita dello sviluppo dell=antropologia religiosa in Russia, a partire dalle radici patristiche fino ai filosofi religiosi di fine Ottocento. La parte centrale della dissertazione si occupa quindi dell=oggetto specifico della ricerca, vale a dire l=anali­si delle opere di N., approfondendo le tematiche principali in una visione complessiva dei suoi scritti. L=analisi si concentra in particolare sull=antropologia, non senza soffermarsi sulle radici patristiche del pensiero dell=auto­re (soprattutto sulla sua rilettura di Gregorio di Nissa), sulle dettagliate premesse gnoseologiche e sulle conclusioni soteriologiche. Ne emerge un quadro piuttosto coerente di apo­logetica antropologica, che intende mostrare la ragionevolezza della fede co­me premessa alla capacità naturale dell=uomo di conoscere Dio, e quindi di parte­cipare attivamente all=opera di salvezza di Cristo.

          In seguito la tesi sviluppa un confronto tra le intuizioni di N. e le posizioni di alcuni autori russi a lui contemporanei e successivi, alcuni molto noti come So­lov=ev, Florenskij, Bulgakov, Berdjaev e V. Losskij, altri meno conosciuti come Buk­harev. Tareev, Vyseslavcev, S. Frank e I. Il=in. Vengono messe in risalto le analo­gie e le reciproche dipendenze tra questi autori e N., mostrando l=evoluzione ulte­riore del tema antropologico in Russia. Infine si propongono alcune considerazio­ni conclusive sull=opera di N., la qualità del suo metodo filosofico e teologico, le linee fondamentali della sua teoria antropologica e gli spunti di riflessione che l=autore consegna in eredità alla cultura religiosa contemporanea, anche in riferi­mento a linee di sviluppo emerse al di fuori della Russia e alle problematiche più recenti dell=antropologia.