CAPRIO STEFANO, V.I. Nesmelov e l'antropologia religiosa russa.
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- Creato: 12 Giugno 2007
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Caprio Stefano, Foggia
V.I. Nesmelov e l'antropologia religiosa russa.
Direttore: Edward G. Farrugia sj
II lavoro illustra l=opera di un autore russo poco conosciuto, Viktor Ivanovic Nesmelov (1863-1937). Si tratta di un docente di filosofia dell=Accademia Ecclesiastica ortodossa di Kazan=, in Russia, autore di alcune opere di filosofia e teologia, la più importante delle quali si intitola Scienza dell=uomo, pubblicata a Kazan= in due volumi distinti tra il 1898 e il 1903. In esse vengono espresse delle tesi di antropologia filosofica e teologica piuttosto originali per il panorama culturale e religioso della Russia tra Ottocento e Novecento.
Nella tesi viene anzitutto ricostruita la biografia di Nesmelov, finora reperibile in modo soltanto frammentario e incompleto. Oltre alle vicende relative alla lunga carriera accademica di N., si dà notizia anche dell=ultimo ventennio di vita dell=autore, trascorso nel contesto drammatico della rivoluzione bolscevica e delle persecuzioni nei confronti della religione, che egli stesso dovette subire fino alla morte. Viene inoltre presentata una rassegna completa delle critiche e dei commenti all=opera di N., pubblicati sia in Russia che all=estero fino ai giorni nostri; tra di essi vi sono contributi a opere collettive e recensioni parziali, ma anche monografie e dissertazioni recenti, che testimoniano l=interesse che l=autore ha suscitato e suscita tuttora.
Per meglio situare il pensiero di N. nel contesto culturale della tradizione religiosa russa, viene offerta un quadro sintetico delle radici e degli influssi presenti in tale tradizione, soffermandosi in particolare sui movimenti di pensiero contemporanei all=autore. Si propone quindi una ricostruzione ampia e sostanzialmente inedita dello sviluppo dell=antropologia religiosa in Russia, a partire dalle radici patristiche fino ai filosofi religiosi di fine Ottocento. La parte centrale della dissertazione si occupa quindi dell=oggetto specifico della ricerca, vale a dire l=analisi delle opere di N., approfondendo le tematiche principali in una visione complessiva dei suoi scritti. L=analisi si concentra in particolare sull=antropologia, non senza soffermarsi sulle radici patristiche del pensiero dell=autore (soprattutto sulla sua rilettura di Gregorio di Nissa), sulle dettagliate premesse gnoseologiche e sulle conclusioni soteriologiche. Ne emerge un quadro piuttosto coerente di apologetica antropologica, che intende mostrare la ragionevolezza della fede come premessa alla capacità naturale dell=uomo di conoscere Dio, e quindi di partecipare attivamente all=opera di salvezza di Cristo.
In seguito la tesi sviluppa un confronto tra le intuizioni di N. e le posizioni di alcuni autori russi a lui contemporanei e successivi, alcuni molto noti come Solov=ev, Florenskij, Bulgakov, Berdjaev e V. Losskij, altri meno conosciuti come Bukharev. Tareev, Vyseslavcev, S. Frank e I. Il=in. Vengono messe in risalto le analogie e le reciproche dipendenze tra questi autori e N., mostrando l=evoluzione ulteriore del tema antropologico in Russia. Infine si propongono alcune considerazioni conclusive sull=opera di N., la qualità del suo metodo filosofico e teologico, le linee fondamentali della sua teoria antropologica e gli spunti di riflessione che l=autore consegna in eredità alla cultura religiosa contemporanea, anche in riferimento a linee di sviluppo emerse al di fuori della Russia e alle problematiche più recenti dell=antropologia.