LA VOCAZIONE ECUMENICA DELLA CALABRIA

La Calabria è "terra di incontro con i cristiani d'Oriente; spazio e crogiuolo di spiritualità diverse che sincronicamente hanno convissuto in sintonia e quasi in perfetta integrazione e comunione, che mano mano si è andata chiarendosi e perfezionando. Esempio, il nostro, di come anche oggi possa essere realizzabile quel dialogo ecumenico auspicato e speriamo anche voluto e perseguito". Lo ha detto ieri a San Cosmo Albanese (Cs) mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, intervenendo al convegno dell'Eparchia di Lungro - che si conclude oggi - sul tema "L'ecumenismo: una priorità della Chiesa". Mons. Renzo, dopo aver svolto un excursus storico sulla presenza greco-bizantina nella regione, ha sottolineato che oggi, come ieri, la Calabria dimostra tutta la sua "vocazione ecumenica" aprendosi "con disinvoltura, libertà e compiacimento" anche ai monaci greco-ortodossi presenti in Calabria dal 1994 nella vallata dello Stilaro, ribattezzata "Monte Athos della Calabria", nel territorio di Bivongi, Pazzano e Stilo in provincia di Reggio Calabria. Qui da qualche mese vive una comunità monastica ortodossa rumena, che "si spera possa creare le premesse per un dialogo rispettoso tra le due spiritualità". I lavori saranno conclusi oggi da mons. Ercole Lupinacci, eparca di Lungro.
News by SIR