Musulmani ed ebrei russi guardano con speranza all’Avana
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- Creato: 09 Febbraio 2016
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MOSCA, 9. Anche le comunità non cristiane di Russia, musulmana ed ebraica, salutano positivamente la notizia dell’imminente storico incontro, in programma venerdì 12 a Cuba, tra Papa Francesco e il patriarca Cirillo. Un avvenimento importante — sottolineano — non solo per il futuro dei rapporti tra i cristiani ma anche per la stabilità e la pace nel mondo. «Ogni incontro è un passo verso la comprensione reciproca », ha dichiarato all’agenzia Interfax- Religion il gran mufti di Russia, Talgat Tadzhuddin.
Riferendosi al patriarca di Mosca, il gran muftì ricorda come Cirillo, durante il suo precedente incarico come metropolita e cofondatore del Consiglio interreligioso di Russia, abbia accumulato una «ricca esperienza nel dialogo» tra le fedi e le diverse tradizioni religiose. Questa esperienza, ha aggiunto, «gli permetterà di rendere questo incontro con il Papa veramente storico e avrà un effetto benefico sulla situazione dei cristiani e le loro relazioni reciproche ». Tutto ciò, ha precisato, non solo per sanare le ferite e le divisioni del passato ma anche in considerazione del fatto che in vaste regioni del pianeta, dal Medio oriente all’Africa, i cristiani subiscono attacchi e persecuzioni. L’attuale escalation di violenza tra cristiani e musulmani «è una cosa recente ed è stata indotta artificialmente da politici ed estremisti», ha spiegato Tadzhuddin, sottolineando l’imp ortanza di proseguire sulla strada del dialogo. Anche la comunità ebraica in Russia ha sottolineato l’«imp ortanza » dell’evento che si terrà all’aeroporto dell’Avana. «Benediciamo questo incontro», ha dichiarato il rabbino Zinovy Kogan, vice presidente del Congresso delle comunità e organizzazioni ebraiche in Russia. «L’attuale Papa incoraggia in ogni modo possibile il dialogo tra ebrei e cattolici», ha sottolineato Kogan, ricordando positivamente l’incontro del 20 aprile dello scorso anno in Vaticano tra il Pontefice e il presidente della Conferenza dei rabbini europei, il rabbino capo di Mosca, Pinchas Goldsmith.
© Osservatore Romano - 10 febbraio 2016
Riferendosi al patriarca di Mosca, il gran muftì ricorda come Cirillo, durante il suo precedente incarico come metropolita e cofondatore del Consiglio interreligioso di Russia, abbia accumulato una «ricca esperienza nel dialogo» tra le fedi e le diverse tradizioni religiose. Questa esperienza, ha aggiunto, «gli permetterà di rendere questo incontro con il Papa veramente storico e avrà un effetto benefico sulla situazione dei cristiani e le loro relazioni reciproche ». Tutto ciò, ha precisato, non solo per sanare le ferite e le divisioni del passato ma anche in considerazione del fatto che in vaste regioni del pianeta, dal Medio oriente all’Africa, i cristiani subiscono attacchi e persecuzioni. L’attuale escalation di violenza tra cristiani e musulmani «è una cosa recente ed è stata indotta artificialmente da politici ed estremisti», ha spiegato Tadzhuddin, sottolineando l’imp ortanza di proseguire sulla strada del dialogo. Anche la comunità ebraica in Russia ha sottolineato l’«imp ortanza » dell’evento che si terrà all’aeroporto dell’Avana. «Benediciamo questo incontro», ha dichiarato il rabbino Zinovy Kogan, vice presidente del Congresso delle comunità e organizzazioni ebraiche in Russia. «L’attuale Papa incoraggia in ogni modo possibile il dialogo tra ebrei e cattolici», ha sottolineato Kogan, ricordando positivamente l’incontro del 20 aprile dello scorso anno in Vaticano tra il Pontefice e il presidente della Conferenza dei rabbini europei, il rabbino capo di Mosca, Pinchas Goldsmith.
© Osservatore Romano - 10 febbraio 2016