Maria Alfonsina Danil Ghattas

Bse Marie Alphonsine article 2di FRANCESCO RICCI*

La promozione della donna in Terra santa deve molto a suor Maria Alfonsina Danil Ghattas, che per ispirazione della Vergine fondò una congregazione religiosa per esercitare la carità e l’educazione della gioventù femminile. Nata a Gerusalemme il 4 ottobre 1843 da una famiglia che le assicurò una buona formazione cristiana, fu battezzata il 19 novembre successivo e al fonte le venne imposto il nome di Soultaneh Maria. Nel settembre 1848 cominciò a frequentare la scuola delle suore di San Giuseppe dell’apparizione, che erano giunte a Gerusalemme qualche mese prima. Ricevette il sacramento della cresima il 18 luglio 1852.
Maturata la vocazione alla vita consacrata, nel 1858 entrò come postulante nell’istituto delle suore di San Giuseppe dell’apparizione. Il 30 giugno 1860 fece la vestizione e prese in religione il nome di suor Maria Alfonsina; nel 1863 emise la professione. Venne quindi incaricata di insegnare catechismo nella scuola popolare di Gerusalemme, ove si distinse per lo zelo e il profitto con cui svolgeva l’ufficio. Promosse inoltre la confraternita dell’Immacolata Concezione — che poi avrebbe preso il nome di figlie di Maria — e, in seguito, quella delle madri cristiane. Nel 1865 venne trasferita a Betlemme sempre per svolgere il ministero di insegnante. Il 6 gennaio 1874 le apparve per la prima volta la Vergine Maria; a distanza di un anno esatto, ci fu una seconda apparizione e la Madonna la invitò a dar vita a una nuova famiglia religiosa, che avrebbe preso il nome di congregazione del Santo Rosario. Scriveva: «Da quando la mia diletta Madre mi ha beneficiato della sua visita, mi sono sentita distaccata da ogni sentimento terreno e da tutto ciò che è passeggero. Provo come una sete ardente di sopportare ogni difficoltà e ogni pena, qualunque siano. Le amarezze e le sofferenze mi diventano dolci, la solitudine la considero un paradiso e l’obbedienza è per me una delizia del mio cuore e dello mio spirito. Trovo facile eseguire gli ordini dei superiori con un amore indescrivibile. La Madre mia effonde su di me abbondanti virtù senza alcun mio merito e senza troppo sforzo nel praticarle». Si recò quindi dal patriarca di Gerusalemme, monsignor Vincenzo Bracco, e gli riferì le proprie esperienze mistiche; il presule la incoraggiò e la affidò alla direzione spirituale di don Antonio Bello- ni. Nel maggio 1876, poiché il sacerdote aveva dovuto allontanarsi, si rivolse, per la direzione spirituale, a padre Matteo Lesciki. Dopo qualche iniziale difficoltà, anche quest’ ultimo cominciò a comprenderla e a valorizzarla. Nel frattempo, alcune fra le appartenenti alle figlie di Maria cominciarono a maturare il progetto di consacrarsi al Signore nella vita religiosa ed espressero tale intendimento al loro confessore, don Giuseppe Tannous. Pure suor Maria Alfonsina decise quindi di rivolgersi a questo sacerdote, il quale le ordinò di mettere per iscritto le proprie esperienze mistiche, anche in relazione alla congregazione che la Vergine Maria le aveva chiesto di fond a re . Nel luglio 1880 le giovani figlie di Maria, sotto la guida di don Tannous, iniziarono la vita comune e il 15 dicembre 1881 il patriarca di Gerusalemme impose l’abito al primo nucleo di suore della novella comunità, che, in conformità a quanto ispirato dalla Madonna, prese il nome di istituto delle suore del Santo Rosario. Il 12 settembre 1880 suor Maria Alfonsina ottenne da Papa Leone XIII la dispensa dal voto di obbedienza emesso nella congregazione delle suore di San Giuseppe. Tre anni dopo, il 7 ottobre 1883, entrò dunque a far parte della congregazione delle suore del Santo Rosario. L’8 dicembre dello stesso anno fece la vestizione e il 1° marzo 1884 iniziò il noviziato. Emise la professione il 7 marzo 1885 e il 25 luglio successivo venne mandata a Jaffa per svolgervi l’attività di insegnante. Il 1° novembre 1886, insieme alla sorella Hanneh, aprì una missione a Beit-Sahour e l’anno successivo partì con altre consorelle per avviare una casa anche a Salt, in Giordania. Il 2 novembre 1887 fu approvata la regola delle suore del Santo Rosario, le quali, due anni dopo, ottennero l’approvazione diocesana. Nel 1889 fu inviata a Nablus dove poté restare però solo alcuni mesi poiché, colpita da febbre gialla, dovette tornare nella casa madre, a Gerusalemme, per curarsi. Già religiosa, il 4 ottobre del 1890, vigilia della festa di Santa Maria del Rosario, fu ammessa nel terz’ordine domenicano nel convento dei predicatori a Gerusalemme. All’inizio del 1892 venne trasferita nella missione di Zababdeh, mentre dal 1893 al 1908 le venne affidato l’ufficio di superiora nella casa di Betlemme. Dal 1909 al 1917 fu ancora nella casa madre di Gerusalemme; poi venne incaricata di fondare un orfanotrofio ad Ain Karem. Nel marzo 1927 fu vittima di un improvviso aggravamento delle condizioni fisiche. E il 25 marzo 1927 fece ritorno alla casa del Padre. Il 22 novembre 2009 è stata beatificata a Nazareth.

* Postulatore

© Osservatore Romano - 17 maggio 2015