La Preghiera dei figli di Abramo: "Apri i nostri cuori al perdono reciproco"

papa urAl termine dell’incontro interreligioso nella Piana di Ur dei Caldei, intonata un'orazione ispirata alla figura del Patriarca, padre comune nella fede per cristiani, ebrei e musulmani, "esempio di coraggio, di resilienza e di forza d’animo"

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Figli dei figli dei figli di Abramo e tutti fratelli. Le grandi tradizioni religiose dell’ebraismo, del cristianesimo e dell’islam si intrecciano con orme indelebili lasciate sulla terra della

Mesopotamia e nella storia da un uomo, Abramo, che si è fidato senza riserve del Signore. Nel Corano è chiamato “amico di Dio” (Khalîl Allâh). Nel libro della Genesi, Dio gli rivolge queste parole: “Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò”. È l’antica città di Ur dei Caldei, nel sud dell’Iraq, la patria di Abramo. È il luogo da dove il primo Patriarca parla, per la prima volta, con il Signore. Si fida della Parola di Dio, che gli chiede di sacrificare il figlio Isacco. In questo lembo di terra dell’antica Mesopotamia è iniziata la missione di Abramo che lega profondamente i destini di ebrei, cristiani e musulmani.

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