In quanti modi diciamo “fratelli” ( + audio +++ voci dei Papi)

fratelli tutti“L’affermazione che come esseri umani siamo tutti fratelli e sorelle, se non è solo un’astrazione ma prende carne e diventa concreta, ci pone una serie di sfide che ci smuovono, ci obbligano ad assumere nuove prospettive e a sviluppare nuove risposte”. E’ uno dei passaggi dell’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco. In quanti modi i Pontefici della modernità hanno declinato questa parola chiave della spiritualità francescana e del magistero del 265.mo successore di Pietro?

Laura De Luca – Città del Vaticano

Il Signore ci ha predicato una grande verità: voi tutti siete fratelli. L'abbiamo questa idea della fratellanza universale? Sì e no. Lo diciamo tante volte pensando che sia una bella cosa, ma utopistica, cioè non realizzabile, un bel sogno, ma non pratico, che nella realtà delle cose non trova applicazione. Ed ecco che noi dobbiamo persuadere noi stessi, prima che gli altri, che la fratellanza deve essere la legge, il principio, il criterio dominante del rapporto tra gli uomini. 

Dobbiamo diventare, se non lo siamo ancora, fratelli, e abituarci - il Vangelo da tanti secoli ce lo dichiara, ma ci trova quasi refrattari alla lezione - a vedere in un altro volto umano quasi lo specchio del nostro, a vedere un altro noi stessi negli altri. Il Signore ha detto: "Amatevi gli uni gli altri, amatevi come voi stessi". Cioè: dobbiamo trasferire anche negli altri quel sentimento di personalità che proprio ci definisce, il nostro io; comprendere noi stessi negli altri. (…) Questa è la grande politica umana e cristiana del mondo! Dobbiamo abituarci a vedere negli uomini non degli antagonisti, non dei nemici, non dei rivali, non dei concorrenti, dei fratelli.

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