Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani: ricentrarsi in Dio (+ varie foto)

preghiera a Grandchamp svizzera"Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto" (Gv 15, 5-9) è il tema su cui, dal 18 al 25 gennaio, le Chiese e le confessioni cristiane sono chiamate a riflettere, invocando più intensamente lo spirito di comunione. Le monache di Grandchamp, realtà ecumenica in Svizzera, hanno preparato il sussidio ma vivranno in modo inedito questi giorni poiché costrette alla quarantena. Assicurano un accompagnamento online sul sito e la pagina facebook

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Una "giornata importante": così il Papa ieri, al termine dell'Angelus, preannunciava l'odierno inizio della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani invitando tutti, concordi, a pregare affinchè "si compia il desiderio di Gesù: «Che tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21). L'unità, che sempre è superiore al conflitto". Quest’anno il tema che accompagnerà i giorni della Settimana, tradizionalmente compresa tra la festa della Cattedra di San Pietro e quella della Conversione di San Paolo, si rifà al monito di Gesù: «Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto» tratto dal Vangelo di Giovanni (Gv 15,5-9). La celebrazione cade ogni anno dal 18 al 25 gennaio nell'emisfero nord del mondo, mentre a sud, dove gennaio è periodo di vacanza, le Chiese la celebrano in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste (come suggerito dal movimento Fede e Costituzione nel 1926), periodo altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa. A Roma sarà il Papa, come di consueto, a chiudere il 25 gennaio la Settimana nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura presiedendo la celebrazione dei Vespri insieme ai rappresentanti delle altre Comunità cristiane.

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