Perego sui migranti: dall’Europa serve uno scatto di umanità e di solidarietà (+ audio)

perego migrantiDopo quattro anni torna alla Fondazione Migrantes e, in più, alla Commissione Cei per le migrazioni, l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, che sollecita “una politica attenta alla vita e alla dignità delle persone”

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

Dopo aver guidato la Fondazione Migrantes come direttore per circa 9 anni, monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, ci torna da presidente della Fondazione stessa e della Commissione Cei per le migrazioni. Ad eleggerlo è stata la 74.ma Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, conclusasi ieri. Un ruolo che consentirà ancora una volta a monsignor Perego, che succede a monsignor Guerino Di Tora, di ribadire la centralità della persona, come indicato dal direttore generale della Fondazione, don Gianni de Robertis, “a partire dal mondo migrante in tutte le sue dimensioni: immigrati, rifugiati, richiedenti asilo, rom, sinti e camminanti, circensi, lunaparkisti, gente dello spettacolo viaggiante e italiani residenti all’estero. Di “segnale di speranza e di apertura” parla padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, il Servizio dei gesuiti per i rifugiati in Italia. Il cammino della Chiesa deve incontrare il cammino dei migranti e di coloro che soffrono, è l’indicazione di monsignor Perego:

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