Abusi, Caffo: “A Varsavia prioritario l’ascolto delle vittime, ancora troppi silenzi”

caffoIl fondatore e presidente di Sos Il Telefono Azzurro, tra i membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, spiega obiettivi e sfide della Conferenza per le Chiese dell’Europa centrorientale, in programma il 19-22 settembre: “Importante il lavoro sul mondo digitale, i giovani attratti da modelli devianti”

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

 

Anzitutto l’ascolto, in primis delle vittime, poi la prevenzione, la formazione di educatori e famiglie, e pure un lavoro nel mondo digitale per educare i ragazzi ad inquadrare codici di riferimento validi e non quelli che conducono alla devianza e all’autodistruzione. Sono le direttrici sulle quali si muoveranno i lavori della Conferenza sulla protezione dei minori e degli adulti vulnerabili, al via a Varsavia domenica 19 fino al 22 settembre. Una Conferenza, organizzata dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei minori e dalla Conferenza episcopale polacca, che si distingue per essere la prima sul tema pensata per le Chiese dell’Europa centrorientale. “Le aspettative sono infatti molto alte”, spiega a Vatican News Ernesto Caffo, fondatore e presidente di Sos Il Telefono Azzurro, storica onlus che dagli anni ’80 è attiva per difendere i diritti dell’infanzia. 

Caffo dal 2018 è tra i membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori e, in questa veste, sta lavorando per creare “un ponte” tra la Chiesa e le realtà sociali di numerosi territori che Il Telefono Azzurro abbraccia. Proprio questo è il contributo che porterà a Varsavia, approfondendo il vasto lavoro nel mondo web in una società in continuo cambiamento.

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