Quelle richieste “in nome di Dio” per un mondo più umano

poverta in ALGli appelli di Francesco per favorire un cambiamento delle “strutture di peccato” che caratterizzano l’attuale sistema

ANDREA TORNIELLI

Nove puntualissimi “Voglio chiedere, in nome di Dio” ai quali si aggiungono altre due richieste altrettanto precise a governi e leader religiosi. Il videomessaggio che Papa Francesco ha rivolto ai Movimenti Popolari segna un’altra tappa nell’impegno della Chiesa per favorire un cambiamento del paradigma economico-finanziario dal basso attraverso la valorizzazione delle istanze popolari, dei corpi intermedi, degli “scartati” dal sistema. E questa volta l’appello è ancora più radicale, come se si trattasse di una corsa contro il tempo per evitare il baratro: nuove e ancor più tragiche crisi e una terza guerra mondiale.
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