Il vescovo di Kiev e l'orrore: "Fossa comune con 500 morti. Mani legate e colpo in testa"

arcivescovo xyIn guerra l'orrore accomuna tutti, non guarda in guarda alle divise delle vittime. E ignora se quei morti la divisa ce l'hanno o no. Soldati (russi e ucraini) «gemellati» nel massacro, insieme con i cadaveri più innocenti di tutti: i corpi dilaniati dei civili. Vittime e carnefici, stesso destino insanguinato che il distopico «pacifismo delle armi» allungherà chissà fino a quando. Da una parte migliaia di soldati russi abbandonati senza sepoltura in neri sudari di plastica chiusi miseramente con la zip che ne cela il terribile contenuto; dall'altra parte fosse comuni con migliaia di cittadini ucraini torturati e uccisi solo perché colpevoli di essere dalla «parte sbagliata». Come se poi, in guerra, potesse mai esistesse una «parte giusta». I soldati ucraini caduti sul fronte, hanno almeno il conforto di un cimitero e di una... segue