Sinodo caldeo. Card. Sako: i laici esempio di fede e ricchezza nella Chiesa - audio

cq5dam.thumbnail.cropped.750.422 anziana caldeaIl prezioso contributo dei laici nella vita della Chiesa, l’urgenza di coltivare le tradizioni, il ritorno delle famiglie sfollate dallo Stato Islamico: sono alcuni dei punti messi a fuoco nel corso del Sinodo dei vescovi caldei, tra il 3 e il 13 agosto a Baghdad, in Iraq. L’intervista al cardinale Louis Raphael Sako

I cristiani, fuori e dentro l’Iraq, devono mantenere viva la propria “identità caldea”, una storia fatta di “valori”, “rispetto”, “comunione tra i membri della famiglia” e i “membri della Chiesa” e devono tornare nelle proprie abitazioni, abbandonate a causa dello Stato Islamico. E’ l’esortazione espressa dal cardinale Louis Raphael Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, nell’intervista concessa a Vatican News al termine del Sinodo dei vescovi caldei. Al microfono di Marie Duhamel, il porporato richiama anche l’importanza che venga riconosciuta “piena cittadinanza” a tutti, contro ogni ideologia settaria. L’appuntamento, sottolinea ancora il patriarca di Babilonia dei Caldei, ha visto – per la prima volta – anche la partecipazione dei laici, uniti ai vescovi in una due giorni di lavori il 6 e 7 agosto. Annunciata, durante il Sinodo dei vescovi caldei, una Conferenza dei laici nel 2022, anticipata da un incontro dei giovani per la primavera del prossimo anno.

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