La Chiesa croata accanto ai Rom: inaugurato il primo centro a Petrijanec (+ audio e foto)

karolina croaziaLa struttura, realizzata dal Sovrano Militare Ordine di Malta nella diocesi di Varadzin, dove vive quasi un terzo dei 35 mila Rom della Croazia, promuove attività educative, formative, spirituali e ricreative per la minoranza etnica più numerosa nel Paese, e punta a favorire la sua integrazione nella società. Suor Miljak, responsabile nazionale della pastorale Rom: “Oggi vogliono imparare un mestiere e noi cerchiamo di aiutarli”

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Un centro per i Rom anche in Croazia, dove la più grande minoranza etnica in Europa conta oltre 35 mila persone, concentrate soprattutto al nord. Lo ha costruito in due anni e inaugurato sabato 29 agosto nella diocesi di Varadzin, dove i Rom sono circa 10 mila, l’Ordine di Malta, che ha già realizzato strutture simili anche in Romania, Ungheria e Ucraina, perché molti, ha spiegato l’ambasciatore per i Rom dello Smom Franz Salm, presente all’inaugurazione, “affrontano ogni giorno la discriminazione, non riescono a completare un'istruzione di base e trovare un lavoro. Con questi programmi l'Ordine di Malta cerca di spezzare questo ciclo di segregazione e povertà”.

Il Papa: accompagnare lo sviluppo integrale dei Rom

All’inaugurazione del Centro e della Cappella dedicati a San Giovanni Battista, nel villaggio di Petrijanec, era atteso, come rappresentante di Papa Francesco, il cardinale Peter Turkson, ma il suo viaggio non è stato possibile per le norme sanitarie su Covid-19. Il porporato ha così inviato al vescovo di Varadzin, Bože Radoš, nuovo presidente del Comitato per la pastorale dei Rom della Conferenza episcopale croata, la benedizione apostolica a nome del Papa e un messaggio, nel quale spiega che Francesco “auspica che il Centro costituisca un luogo privilegiato dove la Chiesa possa accompagnare con amore lo sviluppo integrale di quanti beneficeranno delle attività educative, formative, spirituali e ricreative” che verranno organizzate. Il Pontefice si augura anche che il nuovo Centro “rappresenti un’ulteriore opportunità per creare legami forti anche con la comunità che vive in questa zona”.

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