Pena di morte, il nunzio in Usa chiede a nome del Papa clemenza per un condannato

pena morte xIn una lettera al governatore del Missouri, monsignor Christophe Pierre invita a non eseguire la sentenza capitale, fissata al 5 ottobre, di Ernest Johnson, un 61.enne colpevole di omicidio, come segno della "sacralità della vita umana"

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

 

"In nome di Papa Francesco", le chiedo sinceramente di “fermare l'esecuzione programmata del signor Ernest Johnson” e di concedergli una appropriata forma di clemenza. Questa richiesta “non si basa sui fatti e sulle circostanze dei suoi crimini” e neanche sulla “dubbia capacità intellettuale” del signor Johnson. Ciò che si desidera, piuttosto, è mettere al centro “l'umanità del signor Johnson e la sacralità di tutta la vita umana”. È con queste parole che il nunzio negli Stati Uniti, monsignor Cristophe Pierre, si rivolge in una lettera indirizzata al governatore del Missouri, Michael l. Parson perché fermi l’esecuzione. La lettera è stata diffusa su Twitter da suor Helen Prejean, una religiosa statunitense della congregazione delle suore di San Giuseppe che da quasi 30 anni combatte contro la pena di morte negli Stati Uniti.

Il caso di Ernest Johnson

L’applicazione della pena è prevista il 5 ottobre con una iniezione letale nella prigione di Bonne Terre. L’uomo, 61 anni, è stato condannato alla pena capitale per aver ucciso nel 1994 tre persone durante una rapina in un supermercato. I suoi legali chiedono che la condanna a morte non venga eseguita perché è affetto da disabilità intellettive. La Corte Suprema del Missouri ha invece stabilito, il mese scorso, che l’uomo non è affetto da questo tipo di disabilità.

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