Newsletter Febbraio 2020
Cari amici... Il culto dei due fratelli venne esteso alla Chiesa universale soltanto nel 1880 da Papa Leone XIII. Nel secolo scorso il Papa polacco ha di nuovo posto su di loro l’attenzione con l’Enciclica “Slavorum Apostoli” nella quale, ad di là dei riferimenti storici, viene illustrata la specifica ed emblematica importanza dell’opera di evangelizzazione. In un articolo (Il Nuovo Areopago, n.4/1985) don Francesco Ricci scriveva: “Con la loro missione slava, Cirillo e Metodio rompono il circolo civiltà-barbarie. Il loro incontro con le genti slave non usa la forza delle armi ma quella della verità: è un incontro da uomini a uomini, in cui la dignità umana non è riconosciuta a posteriori, come effetto del passaggio dalla barbarie alla civiltà ma a priori, come qualità dell’essere uomo e priorità inalienabile della sua vita e del suo destino. Le reazioni della cristianità germanica - allo stesso tempo vittima e portatrice della dialettica civiltà-barbarie – furono violente e Metodio pagò di persona quella violenza. Ma la rottura era ormai avvenuta e aveva aperto alle tribù slave l’accesso alla civiltà cristiana non per via della spada ma per via della cultura. (…) L’opera cirillo-metodiana mostra che l’annuncio cristiano è portatore di una novità così radicale da raggiungere e toccare le strutture genetiche elementari dell’identità di un popolo, quali il linguaggio (…) e l’ethos : coscienza, atteggiamenti, azioni (…) e una diversa relazione tra l’uomo e la realtà”. È importante considerare che tutto era nato per lo stupore degli ambasciatori del Principe Vladimir di Kiev per la sfolgorante bellezza della Liturgia e la calorosa accoglienza ricevuta a Costantinopoli e si era poi sviluppato nell’opera di “missionari” per una “inculturazione” non fine a se stessa, ma volta a rendere ragione degli eventi mediante l’annuncio del Vangelo in modo comprensibile, addirittura tramite la “creazione”, come noto, di un nuovo alfabeto. Un susseguirsi di fatti storici di oltre mille anni fa che è bene considerare con intelligenza ai nostri giorni di accelerati mutamenti culturali, sterilizzazione dell’umano, inarrestabile globalizzazione. La costante attenzione dei Papi al decisivo tema dell’Annuncio del Vangelo viene confermata ai nostri giorni e dalla testimonianza di Papa Francesco con le sue omelie e i suoi documenti. Il nostro piccolo lavoro, in questo sito dedicato alla storia e all’attualità della vita dei popoli dell’Oriente Cristiano, spera umilmente di essere un utile tassello in questa direzione e un invito alla preghiera per le popolazioni che soffrono per le tante ragioni che la cronaca e la politica internazionale quotidianamente ci mostrano. | Dear friends... Pope John Paul II, on December 31, 1980 with the apostolic letter "Egregiae virtutis" proclaimed the brothers Cyril and Methodius patrons of Europe together with St. Benedict, in how many evangelizers of the Slav peoples, therefore of the eastern part of the old continent. Two saints whose history is at the origin and is intertwined with the steps of evangelization of many peoples of the once "barbaric" Europe that for a thousand years has been reached by the proclamation of the Gospel. The cult of the two brothers was extended to the universal Church only in 1880 by Pope Leo XIII. In the last century the Polish Pope once again focused attention on them with the Encyclical "Slavorum Apostoli" in which, beyond historical references, the specific and emblematic importance of the work of evangelization is illustrated. In an article (Il Nuovo Areopago, n.4/1985) Don Francesco Ricci wrote: "With their Slavic mission, Cyril and Methodius break the civilization-barbarian circle. Their encounter with the Slavic people does not use the force of arms but that of truth: it is an encounter from man to man, in which human dignity is not recognized a posteriori, as an effect of the passage from barbarism to civilization but a priori, as a quality of being man and inalienable priority of his life and his destiny. The reactions of Germanic Christianity - at the same time victim and bearer of the dialectic civilization-barbarism - were violent and Methodius paid for that violence himself. But the rupture had now taken place and had opened access to Christian civilization for the Slavic tribes not because of the sword but because of culture. (...) The Cyril-Methodian work shows that the Christian proclamation is the bearer of a novelty so radical as to reach and touch the elementary genetic structures of a people's identity, such as language (...) and ethos: consciousness, attitudes, actions (...) and a different relationship between man and reality". It is important to consider that everything was born out of the amazement of the ambassadors of Prince Vladimir of Kiev for the dazzling beauty of the Liturgy and the warm welcome received in Constantinople, and then developed in the work of "missionaries" for an "inculturation" not an end in itself, but aimed at rendering account of events through the proclamation of the Gospel in a comprehensible way, even through the "creation", as we know, of a new alphabet. A succession of historical events of more than a thousand years ago that it is good to consider with intelligence in our days of accelerated cultural changes, sterilization of the human, unstoppable globalization. The constant attention of the Popes to the decisive theme of the proclamation of the Gospel is confirmed in our day and by the testimony of Pope Francis with his homilies and documents. Our little work, in this site dedicated to the history and topicality of the life of the peoples of the Christian East, humbly hopes to be a useful piece in this direction and an invitation to prayer for the peoples who suffer for the many reasons that the chronicle and international politics daily show us. |
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Alepo, Obispo caldeo: más confianza en el futuro, reconstruir la infraestructura y la sociedad
Después de ocho años, el aeropuerto internacional de la ciudad vuelve a abrirse al tráfico. Liberada la autopista que conecta con la capital, escenas festivas en las calles y plazas. Mons. Audo: signos "positivos", pero es esencial apoyar la reconstrucción, la integridad territorial y el apoyo internacional. Los cristianos quieren contribuir a la reconstrucción.
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Митрополит Волоколамский Иларион встретился с Патриархом Иринеем и иерархами Сербской Православной Церкви
18 февраля 2020 года в Белграде, в здании Сербской Патриархии, состоялась встреча председателя Отдела внешних церковных связей Московского Патриархата митрополита Волоколамского Илариона со Святейшим Патриархом Сербским Иринеем, в которой приняли участие иерархи Сербской Православной Церкви: митрополит Черногорско-Приморский Амфилохий, митрополит Загребско-Люблянский Порфирий, а также члены Священного Синода епископы Бачский Ириней, Шумадийский Иоанн и Крушевацкий Давид. - leggi tutto - read more
Incontro Mediterraneo. A Bari il G20 dei vescovi, per la riconciliazione fra i popoli
Il primo soffio di Mediterraneo che Bari ha sentito due giorni fa è stato quello giunto da un Paese ancora segnato dalla guerra: la Siria. Perché da lì sono arrivati lunedì notte i primi due vescovi dei cinquantotto attesi, che porteranno l’intero bacino in Puglia: Youhanna Jihad Battah, arcivescovo di Damasco dei siri, e Nicolas Antiba, dell’arcieparchia di Damasco dei greco-melchiti. Strano scherzo della Provvidenza quello che fin da subito fa irrompere gli echi della guerra fra i pastori del Mediterraneo che per la prima volta si ritrovano insieme per cercare nuove vie di riconciliazione fra i popoli. Il programma leggi tutto
VATICANO - In preghiera e in marcia contro la tratta di esseri umani
Roma (Agenzia Fides) - Vi saranno numerosi missionari, sacerdoti, religiosi, suore e laici giunti da tutti i continenti alla veglia di preghiera che si tiene nella Basilica di Sant’Antonio al Laterano, a Roma, l'8 febbraio alle ore 18:30, in occasione della VI Giornata mondiale di preghiera contro la tratta di esseri umani, che si celebra proprio l'8 febbraio. Durante la veglia, presieduta dal Cardinale Michael Czerny SJ, Sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati, i presenti.... leggi tutto
آسيا/سوريا- استشهاد اثنين من أساقفة حلب اختفوا في عام 2013 بحسب تحقيق صحفي وتبقى الحقيقة في الظل
حلب (وكالة فيدس) - بحسب تحقيق صحفي قام منصور صليب وهو باحث سوري يقيم في الولايات المتحدة ، وتمّ نشره على الموقع الالكتروني medium.com وهي وسيلة تواصل اجتماعية جديدة مرتبطة بـ Twitter، قُتِلَ أسقف حلب للروم الأرثوذكس بولس يازجي واسقف السريان الأرثوذكس مار غريغوريوس يوحنا إبراهيم في كانون الأول 2016 على أيدي عصابة من رجال الميليشيات الذين احتجزوهم كرهائن لسنوات وبالتالي فهم شهداء . اختفى الاساقفة في 22 نيسان دون أي أثر في المنطقة الواقعة بين المدينة السورية والحدود مع تركيا. ووفقاً للتحقيق، قام مسلحو نور الدين الزنكي ، وهي جماعة مستقلة معنية بالنزاع السوري ، ممّولة ومسلّحة من المملكة العربية السعودية والولايات المتحدة الأمريكية ، بقتل الاثنين. وتتمّ رواية القصة ، مع التركيز على التفاصيل التي تعتبر مفيدة لإعادة بناء الديناميكتة . وبحسب
المحقّقين ، غادر الأساقفة حلب على متن سيارة بيك آب تويوتا في 22 نيسان 2013 ، يقودها السائق فتح الله كبود بغاية المفاوضة على إطلاق سراح الكاهنين ، الأرمني الكاثوليكي مايكل
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المحقّقين ، غادر الأساقفة حلب على متن سيارة بيك آب تويوتا في 22 نيسان 2013 ، يقودها السائق فتح الله كبود بغاية المفاوضة على إطلاق سراح الكاهنين ، الأرمني الكاثوليكي مايكل
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Pakistan. Huma testimonierà al processo. Prima volta per conversioni e nozze forzate
Svolta storica per il caso di Huma Younus e per tutte le altre ragazze cristiane rapite e convertite forzatamente all'islam in Pakistan. Come riferisce ad Aiuto alla Chiesa che Soffre l'avvocatessa della 14enne cattolica, Tabassum Yousaf, stamane i due giudici dell'Alta Corte del Sindh, Muhammad Iqbal Kalhoro e Irshad Ali Shah, hanno chiesto al poliziotto incaricato delle indagini di condurre in aula Huma nel corso della prossima udienza, fissata per il 3 febbraio. Se ciò dovesse accadere, sarà la prima volta che una vittima di conversione forzata testimonierà in tribunale.
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Ultime notizie Dialogo ebraico-cristiano: iniziative 2020 - da Redazione Diocesana
In occasione della XXXI Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei, nella mattinata di giovedì 16 gennaio la nostra Diocesi ha organizzato un incontro con la Comunità Ebraica di Roma, in continuità con le iniziative degli scorsi anni che hanno visto la partecipazione del Rabbino Capo Riccardo Di Segni e del Presidente emerito Riccardo Pacifici.
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