Incontro di Assisi: mons. Angel Ayuso Guixot (Santa Sede), “leader religiosi condannino senza ambiguità violenza e terrore”

monsignor Miguel Angel Ayuso Guixot“Stiamo molto insistendo perché le diverse tradizioni religiose condannino senza ambiguità la violenza e il terrore. Questa violenza contro l’umanità che ha un carattere di blasfemia deve essere fortemente combattuta e contrastata dai leader religiosi”. Lo afferma monsignor Miguel Angel Ayuso Guixot, segretario

del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso commentando le parole pronunciate da Papa Francesco perché le confessioni religiose dicano che “uccidere in nome di Dio è satanico”. Parlando a margine dell’incontro di Assisi, “Sete di pace. Religioni e culture in dialogo”, monsignor Ayuso aggiunge: “Le nostre comunità camminano oggi tra dialogo e paura ed è responsabilità dei leader religiosi accompagnarle e invitarle a promuovere il dialogo perchè ci porti alla vera pace. Dall’altra parte occorre anche richiamare le autorità e coloro che hanno la responsabilità politica, la comunità internazionale, perché possano trovare i mezzi, perché ci sono, per contrastare il terrore e la violenza cieca che ferisce l’umanità”.

Atteso tra le strade della città di Francesco, è l’arrivo domani del Papa che si unirà agli oltre 500 leader religiosi per una invocazione di pace a 30 anni dallo storico incontro convocato da Giovanni Paolo II. “Lo spirito di Assisi – dice il segretario del dicastero vaticano – è stato un dono per la Chiesa e per il mondo e oggi rimane ancora un dono per il futuro dell’umanità. Lo Spirito rimane, i tempi sono cambiati e purtroppo sono cambiati in peggio a causa delle oscurità che ci sono nel mondo. Questo anniversario, con la presenza domani anche del Santo Padre, sarà una spinta in più per rinnovare lo Spirito e per camminare decisamente in avanti per diventare ciascuno di noi un balsamo che possa guarire e alleviare le ferite di questa umanità che oggi soffre”.

In un tempo in cui le religioni sono viste con sospetto e paura – afferma il vescovo -, domani da Assisi verrà lanciato “un messaggio di speranza, di fraternità, di uguaglianza, di rispetto per la vita, di rispetto dei diritti umani, un invito a vederci tutti membri di un’unica famiglia, a combattere uniti contro questo cancro che è dentro di noi per risanare le ferite e ripartire di nuovo, per costruire la nostra città, la nostra vita, le nostre speranze, le nostre aspettative. È tempo di recuperare quel disegno che Dio sin dalla creazione ha voluto per ogni essere umano: la dignità”. Sulla utilità dello Spirito di Assisi, monsignor Ayuso non ha dubbi. “In questi 30 anni – dice – ci sono stati momenti di buio e di esitazione ma tutto serve e tutto contribuisce alla pace. La pace si costruisce un mattone dopo l’altro. L’umanità ha bisogno di questa perseveranza, di un impegno che si costruisce giorno dopo giorno. I fuochi d’artificio sono belli ma finiscono subito. Solo la perseveranza costruisce la convivenza e la pace che tutti desideriamo”.

©   http://agensir.it/quotidiano/2016/9/19