Sfama il povero, l'iniziativa della Chiesa ucraina per i bisognosi (- audio)

greco cattolici ucrainaI greco-cattolici lanciano un’iniziativa solidale a favore dei cittadini ucraini colpiti da povertà e da fame: oggi un quarto della popolazione è sotto la soglia di povertà. La testimonianza di don Maksym Ryabukha, vicario e direttore della Casa Salesiana a Kiev: diamo risposte alle sfide di oggi

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

La popolazione ucraina continua ad essere schiacciata dalla crisi economica, dalla mancanza di cibo e ora anche dalla pandemia di coronavirus, tendendo sempre presente le ripercussioni del conflitto in atto nell’Est del Paese, la cosiddetta guerra del Donbass, in atto da oltre sei anni. Dal 25 al 45 per cento dei cittadini non riesce più a provvedere ai propri bisogni umanitari e per rispondere a questa drammatica situazione, la Chiesa greco-cattolica ha lanciato l’iniziativa “Sfama il povero”, che avrà un seguito nelle comunità parrocchiali e che mette in pratica la lettera sinodale “Vi rimane una cosa sola: ciò che avete dato al povero!”, del 29 ottobre scorso, nata dall’ultimo Sinodo dei vescovi greco-cattolici ucraini.

Nel testo, i presuli citano la Giornata Mondiale dei Poveri istituita da Papa Francesco, ribadendo di “non voler chiudere gli occhi difronte al fratello o alla sorella che soffrono accanto a noi”, ma piuttosto di volersi, come il Buon Samaritano, soffermarsi “davanti alla miseria umana” inchinandosi “davanti ad essa”. La campagna “Sfama il povero”, racconta da Kiev a Vatican News don Maksym Ryabukha, vicario e direttore della Casa Salesiana a Kiev, nasce “per dare continuità al pensiero e all’iniziativa lanciata nel 2016-2017  dal Santo Padre, durante l’Anno della Misericordia, rivolgendo un’attenzione specifica e speciale ai poveri, alle persone che, nella vita di tutti i giorni, e per vari motivi, sono nel bisogno e nella necessità”.

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