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Anche in russo il «Lexicon» della famiglia

di Gianluca Biccini
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Dopo quella araba arriva la versione russa del Lexicon curata dal Pontificio Consiglio per la Famiglia. L'arcivescovo Antonio Mennini, rappresentante della Santa Sede nella Federazione Russa, ha donato al cardinale Ennio Antonelli, presidente del dicastero vaticano, la prima copia dell'opera pubblicata in lingua locale dall'editrice dei francescani conventuali di Mosca.
Diventano così otto le versioni del "Lexicon. Termini ambigui e discussi su famiglia, vita e questioni etiche". A quella italiana - del 2003, ma nel 2006 ne è stata fatta una nuova edizione ampliata - sono seguite le traduzioni in spagnolo, portoghese"Il problema della crisi dell'istituto familiare - ha detto tra l'altro Mennini nell'occasione - e dell'urgente necessità di contribuire alla riscoperta dei valori della persona e della famiglia è molto sentito in Russia. Pertanto credo che il volume possa costituire uno strumento utilissimo per un lavoro sociale e culturale in questo Paese". E monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo della Madre di Dio a Mosca, ha invitato il cardinale Antonelli nella capitale russa per una presentazione accademica del Lexicon. L'introduzione al dizionario terminologico, composto da 103 voci commentate in 1.066 pagine, è stata scritta dallo stesso porporato. "Sono molto lieto che in Russia, magnifico Paese con profonde radici cristiane e una grandiosa tradizione culturale, sarà disponibile questo prezioso volume", scrive Antonelli, il quale definisce l'opera uno "strumento di riflessione e di incoraggiamento per cercare sempre la verità sull'uomo, la vita e la famiglia".
"Il Lexicon adesso viene proposto anche in lingua russa - spiega il presidente del Pontificio Consiglio - per servire come aiuto e aggiornamento sulle principali questioni al centro del dibattito culturale, etico e sociale su famiglia e vita umana".
Il cardinale Antonelli inizia dal presupposto che i valori della famiglia e della vita non riguardano soltanto la Chiesa, ma coinvolgono l'intera società e costituiscono un tema fondamentale del dibattito pubblico. "La fede - puntualizza - ci aiuta ad approfondire e illuminare ulteriormente i valori della famiglia e della vita, ma questi temi sono in se stessi oggetto di riflessione razionale e argomenti di dialogo fecondo con tutti gli uomini di buona volontà, per garantire un futuro degno dell'uomo".
Opera sintetica e pratica, tendente a orientare il lettore "nel complicato ginepraio che oggi è la legislazione in diversi Paesi del mondo", il Lexicon parte dal presupposto che la situazione della famiglia, e della legislazione che la riguarda, varia da Paese a Paese. Antonelli cita in proposito le situazioni che si sono create in Stati a regime totalitario o atei, dove la famiglia è stata minacciata e duramente colpita dalle ideologie al potere e, nonostante il crollo delle ideologie, si notano residui di cui bisogna tenere conto. "Appare difficile - sottolinea - riparare quanto per decenni è stato attaccato e indebolito". Va un po' meglio in quei Paesi in cui esistevano profonde radici cristiane e la fede era profonda e veniva difesa dalla popolazione, nonostante una sfrenata laicizzazione. "Qui la famiglia possiede ancora un forte valore morale e una posizione stabile a livello sociale e culturale". Ma il cardinale non manca di fare riferimento anche all'Occidente segnato dal secolarismo, dove gli attentati contro la famiglia sono molto forti. Di contro in tante altre nazioni si possono notare dei progetti per salvaguardare la famiglia e leggi, anche se non sempre compatibili con una visione morale cristiana e con la legge morale naturale, che hanno aspetti positivi.
Per il porporato nel tempo in cui viviamo "ricco di scoperte scientifiche e di nuove possibilità per l'uomo in diversi campi della comunicazione, delle scienze, della tecnologia, dell'economia, della democrazia" vi è una "grande confusione concettuale", che va di pari passo con "l'ambiguità e la discutibilità di alcune affermazioni riguardanti la morale e l'educazione delle nuove generazioni".
Il volume analizza i concetti fondamentali della legge morale naturale e di quella divina riguardanti la famiglia, il matrimonio e la vita umana. Ne valuta le dimensioni e chiarisce i contenuti linguistici di alcuni termini che, trattati in modo sbagliato, diventano ambigui, e provocano confusione concettuale. "A volte - spiega Antonelli - la distinzione tra "il bene e il male" viene confusa e sostituita con la distinzione tra "quello che mi è utile e quello che non mi interessa", in modo che ciò che è soddisfacente per uno o in una determinata circostanza, non lo è più per un altro o in una circostanza diversa. Si cerca di abituare gli uomini al relativismo etico". Per questo occorre essere preparati a tutelare e a promuovere la famiglia naturale, voluta dal Creatore, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e aperta alla trasmissione della vita. Anche la Chiesa, del resto, come altri soggetti culturali, ha il diritto di stare nel dibattito pubblico dove si forma l'opinione della gente. Da questo punto di vista il ruolo della Chiesa appare chiaro. "Pur proponendo e offrendo il proprio contributo nella sua responsabilità di custode della verità rivelata da Dio - conclude il presidente del Pontificio Consiglio - essa non intende imporre in ambito civile e politico un suo particolare punto di vista, ma propone una ragionevole riflessione per contribuire alla costruzione di una civiltà umana basata sulla verità, sull'amore e sul rispetto verso l'uomo, la sua vita e la fondamentale cellula della società che è la famiglia".
Per Benedetto XVI "la famiglia fondata sul matrimonio costituisce un "patrimonio dell'umanità", un'istituzione sociale fondamentale; è la cellula vitale e il pilastro della società e questo interessa credenti e non credenti". Insomma è realtà che tutti gli Stati devono tenere nella massima considerazione.

(©L'Osservatore Romano - 29 luglio 2009)