Migranti, Melilla: la Comece condanna l'uso della forza e chiede un'indagine credibile

melilla comeceÈ scontro sui numeri e non mancano le polemiche sulla tragedia avvenuta venerdì al confine tra Marocco e Spagna, nel corso del caotico tentativo di circa 1500 migranti africani di entrare nell’enclave spagnola di Melilla, con 23 persone morte schiacciate nella calca, secondo le cifre ufficiali, 37 secondo le ong. D’Amore (Unicusano): intervento energico dell’esercito di Rabat figlio anche dei recenti accordi tra Spagna e Marocco sulla gestione dei migranti
 

Marco Guerra – Città del Vaticano

Il governo algerino accusa il Marocco per la brutalità con la quale le forze di sicurezza di Rabat hanno respinto venerdì l’assalto di centinaia di persone migranti, in gran parte sudanesi, che cercavano di entrare in Europa dal confine spagnolo di Melilla. L’inviato speciale del governo algerino per il Sahara parla di “immagini scioccanti di una carneficina”, e dell'uso “sproporzionato della forza che assomiglia ad autentiche esecuzioni sommarie". I video diffusi da attivisti e media mostrano persone ammassate per terra sotto la sorveglianza di guardie marocchine, alcune inermi e forse già cadaveri. In altre immagini si vede invece la polizia del Marocco che colpisce con calci e bastonate diversi migranti sdraiati a terra. 

Le accuse dell'Algeria

L’Algeria ha chiesto al Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati di aprire un'indagine "indipendente e trasparente" su fatti che dimostrano “la sistematica violazione dei diritti umani da parte di uno Stato che ha scelto di svolgere il ruolo di polizia - in cambio di finanziamenti - nella gestione 'esternalizzata' delle frontiere esterne dell'Unione europea”. Ed è intervenuto anche il capo della Commissione dell'Unione Africana, il ciadiano Moussa Faki Mahamat, denunciando "il trattamento violento e degradante dei migranti africani" e chiedendo un'indagine su questa tragedia. Il premier spagnolo Sanchez, invece, ha definito la tragedia la conseguenza di un “assalto violento e organizzato da parte delle mafie dedite alla tratta di esseri umani, contro l’integrità territoriale del nostro Paese”. Il primo ministro spagnolo ha espresso inoltre il suo cordoglio per le vittime dell’assalto all’enclave di Madrid in terra marocchina.  La frontiera tra Marocco e le due enclavi spagnole di Ceuta e Melilla era stata riaperta il 17 maggio scorso dopo oltre due anni di stop, causato sia dal Covid sia dal braccio di ferro tra i governi di Madrid e Rabat, quando la polizia marocchina aveva allentato i controlli sui migranti che si presentavano al confine. Il 22 marzo scorso si era verificato un episodio simile, quel giorno circa 2.500 migranti avevano tentato di forzare i blocchi, 900 di loro erano riusciti ad arrivare in territorio spagnolo.

segue