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La prima Settimana sociale ecumenica in Ucraina

Lviv, 20. Si è svolta a Lviv, dal 9 al 15 giugno, la prima Settimana sociale ecumenica ucraina (Ssoe). Organizzata dal locale Istituto di studi ecumenici con il sostegno dell'Università cattolica d'Ucraina, del Consiglio regionale e del municipio di Lviv, ha visto come partner del progetto, fra gli altri, il Consiglio ecumenico delle Chiese, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, il Secours catholique français e la Fondazione Bradley. Più di quaranta le organizzazioni sociali ucraine che hanno partecipato alla Ssoe, fra le quali la Caritas, L'Archè, Foi et Lumière.
La Settimana sociale ha ricevuto la benedizione e il sostegno di tutti i responsabili delle Chiese cristiane presenti. Oltre al nunzio apostolico in Ucraina, l'arcivescovo Ivan Jurkovic, i principali vertici cattolici, ortodossi e protestanti del capoluogo della Galizia (la grande regione che comprende anche Lviv) hanno partecipato personalmente alla conferenza. Presente anche Kateryna Yuschenko, moglie del presidente della Repubblica, che ha offerto il suo sostegno agli organizzatori, auspicando che la Settimana sociale ecumenica prosegua in futuro, e ha chiesto di riesaminare il sistema di contribuzione fiscale delle organizzazioni non aventi fine di lucro. Quattro gli avvenimenti che hanno scandito l'evento. Innanzitutto l'appello al comune impegno sociale lanciato dalle Chiese cristiane e dalle altre comunità religiose di Lviv. Quindi la Conferenza accademica internazionale sul movimento cooperativo ucraino che si sviluppò particolarmente nel periodo della diaspora e che propose uno sviluppo economico e sociale su basi personalistiche e comunitarie. Terza tappa il seminario di formazione delle organizzazioni sociali di Lviv e della regione che ha visto la presenza di numerosi invitati da Ucraina, Europa e Stati Uniti. Infine il festival ecumenico culturale, con spettacoli e concerti lungo le vie di Lviv. Una commissione ha già diffuso un primo testo che presenta i punti di consenso esistenti fra i cristiani di diverse confessioni in Ucraina sulle questioni sociali, e ha annunciato la creazione del primo Master in studi ecumenici che conferisce una specializzazione in Aiuto medico-psicologico.
Il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha inviato un messaggio letto da Dama Flaminia Giovanelli, officiale del medesimo organismo, nel quale ha esposto in uno spirito ecumenico i principi fondamentali della dottrina sociale della Chiesa. A sua volta Michel Camdessus, membro del Pontificio Consiglio e presidente onorario delle Settimane sociali di Francia, ha presentato le principali sfide che gli uomini devono affrontare oggi insistendo sul lavoro di informazione, comunicazione e diffusione dei principi fondamentali della dottrina sociale delle Chiese. Questi principi, quali la sussidiarietà, la solidarietà, la responsabilità personale, la mutualizzazione del bene pubblico, rappresentano attualmente una terza via del tutto realistica per far fronte alle grandi crisi future (ambiente, agricoltura, energia, migrazioni).
In Ucraina il metropolita Andrej Sheptytsky, servo di Dio, aveva già lanciato una Settimana sociale nel lontano 1939. Era dedicata al tema del patriottismo cristiano che il metropolita voleva distinguere dal nazionalismo sciovinistico che all'epoca si stava sviluppando velocemente in tutta Europa. Al fine di evitare il nazionalsocialismo, Sheptytsky auspicò che tutti i cristiani e tutte le persone di buona volontà si mobilitassero per proporre insieme una visione patriottica, filantropica, fedele alla nazione e un impegno sociale senza steccati, al di là delle correnti confessionali e politiche. È la ragione per cui egli creò, nello stesso anno, con il fratello Kliment Sheptytsky, beato, un Istituto di riunione delle Chiese intitolato al metropolita Josyf Rutsky.

(©L'Osservatore Romano - 21 giugno 2008)