Il contributo dei cattolici alla ricostruzione materiale e morale della Bielorussia

Perché la ritrovata libertà di espressione della fede sia sempre più incisiva nella realtà sociale della Bielorussia bisogna rispondere all'emergenza vocazionale a partire dalle famiglie e dalle parrocchie. È questa anche la ricetta evangelica con cui i cattolici possono contribuire alla ricostruzione materiale e morale del Paese. Il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, è andato dritto al cuore dei problemi della Chiesa in Bielorussia incontrando le comunità cattoliche di Pinsk e di Grodno, nel corso della sua visita alla ex Repubblica sovietica.
I due incontri si sono svolti nelle rispettive cattedrali:  a Pinsk, nella serata di venerdì, il cardinale ha presieduto la celebrazione dei vespri, mentre a Grodno, sabato mattina, ha celebrato la messa. Nelle omelie il segretario di Stato ha innanzitutto espresso ai cattolici bielorussi l'affettuoso saluto, l'incoraggiamento e la benedizione del Papa. A Pinsk il cardinale Bertone ha chiesto a sacerdoti e religiosi di essere "testimoni e presenze credibili in una società sempre più fragile per quanto riguarda le realtà trascendenti". Davanti al cardinale Kazimierz Swiatek, al vescovo ausiliare Kazimierz Wielikosielec, al nunzio apostolico Martin Vidovic e al visitatore apostolico per i greco-cattolici, Jan Sergiuz Gajek - presenti l'ambasciatore presso la Santa Sede, il rappresentante del ministero degli Esteri e le autorità civili - il cardinale ha invitato la comunità cattolica a perseverare nella fede "anche e soprattutto quando è provata da non poche difficoltà e sfide, perché ciò produce pazienza" che non è sinonimo di rassegnazione scoraggiata quanto, invece, di speranza "in un ambiente materialmente povero, ma con tante potenzialità spirituali". La Chiesa in Bielorussia ha davanti un vastissimo campo di apostolato, colmo di aspettative umane e spirituali. "Dopo anni nei quali la pazienza dei cristiani è stata sottoposta a durissime prove" il cardinale ha affidato agli uomini di Chiesa l'impegno di educare e animare la gioventù e l'intera società.
Una particolare parola di ringraziamento, anche a nome del Papa, l'ha rivolta a superiori e professori del seminario "che hanno la delicata e importantissima funzione di formare pastori interamente dediti alla causa del Vangelo". L'emergenza vocazionale che sta investendo la Bielorussia e tutta l'Europa richiede innanzitutto la preghiera, ma anche "la testimonianza di una vita cristiana coerente che permetta alle nuove generazioni di scoprire nella vocazione sacerdotale e religiosa la perla preziosa o il tesoro del campo per cui lasciare tutto avendo trovato di più:  Gesù Cristo e il suo Vangelo". In questa fondamentale pastorale vocazionale un ruolo decisivo lo ha la famiglia e, connessa, la formazione dei fidanzati al matrimonio. E anche le parrocchie devono diventare "focolai di vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa".
Nell'omelia della messa a Grodno - presenti il vescovo Aleksander Kaszkiewicz, il cardinale Swiatek, il nunzio Vidovic, e le autorità civili - il cardinale Bertone ha ripreso e rilanciato i temi affrontati a Pinsk. In particolare ha voluto dedicare la celebrazione alla preghiera perché sacerdoti e religiosi sappiano essere fedeli alla propria vocazione. E, nel giorno di san Luigi Gonzaga, ha indicato come prioritario l'apostolato tra i giovani, divisi oggi "tra l'intima tensione a dare un significato pieno alla vita e le mode superficiali della cultura individualista e del consumismo edonista serpeggianti nel mondo".
Il cardinale ha invitato poi le persone consacrate a non sentirsi mai appagate da riconoscimenti umani e da soddisfazioni superficiali. Ha quindi esortato anche la comunità di Grodno a promuovere "una pastorale vocazionale organizzata e sistematica" a partire dalla famiglia. Con affetto, infine, si è rivolto ai seminaristi invitandoli a mantenere l'entusiasmo preparandosi con serietà e competenza al loro ministero e dedicando sempre spazio per la preghiera. Il cardinale Bertone ha concluso i due incontri con un invito alla speranza:  "Se vivrete il Vangelo potrete anche dare un valido contribuito alla rinascita civile e spirituale dell'amata nazione bielorussa".

(©L'Osservatore Romano - 22 giugno 2008)