Vescovo di Tripoli: La Nato bombarda una chiesa copta. Vittime fra i civili

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LIBIA_F_0601_-_BombeTripoli (AsiaNews) – “La Nato ha intensificato i bombardamenti e continua a fare vittime. I missili stanno cadendo ovunque e purtroppo non colpiscono solo zone militari, ma anche civili. La gente a Tripoli soffre, anche se nessuno ne parla”. È quanto afferma ad AsiaNews mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario apostolico di Tripoli. Il prelato afferma che i bombardamenti di questa notte hanno danneggiato diversi edifici, fra cui una chiesa copta situata a poche centinaia di metri da una caserma militare.

Secondo il governo libico, l’operazione Nato contro Gheddafi ha fatto oltre 700 morti e più di 4mila feriti, ma a tutt’oggi i funzionari del regime non permettono la verifica di tali informazioni.  Mons. Martinelli spiega che nella città manca il carburante e la popolazione ha paura di uscire di casa; i danni psicologici si aggiungono a quelli materiali provocati dai bombardamenti. 

Il prelato sottolinea la presenza attiva degli oltre 3mila migranti cattolici filippini, impiegati in diversi ospedali della città e del Paese, che partecipano tutte le settimane alla messa in cattedrale nonostante i bombardamenti. Per il prelato essi “rappresentano il fulcro della comunità cattolica locale e sono una testimonianza di carità e servizio per il popolo libico che soffre”.

Intanto, la Nato ha annunciato oggi l’estensione della missione in Libia di altri 90 giorni. “Questa decisione è un chiaro messaggio al regime di Gheddafi”, ha affermato il generale Anders Fogh Rasmussen segretario generale della Nato. Sottolineando il carattere umanitario della missione il generale ha lanciato un appello a tutto il popolo libico: “Noi resteremo uniti e vi garantiamo che il giorno in cui potrete plasmare il vostro futuro si sta avvicinando”.

Lo scorso 30 maggio, il prof. Angelo Del Boca ha sottolineato ad AsiaNews  la durata anomala di questa guerra. Secondo lo storico “gli alti costi dell’operazione contro Gheddafi hanno trasformato un conflitto lampo in una guerra di fandonie fatta dai media. Ciò che la Nato sperava di ottenere con la No Fly Zone si è ormai dissolto”.   


Tripoli (AsiaNews) - "NATO has intensified bombings and continues to create victims. The missiles are falling everywhere and, unfortunately, not only affect military zones, but also civilian areas. The people in Tripoli are suffering, even if nobody talks about it. " So says Mgr Giovanni Innocenzo Martinelli, Apostolic Vicar of Tripoli. The prelate said that the bombing last night damaged several buildings, including a Coptic church located a few hundred meters from a military barracks.

According to the Libyan Government, the NATO operation against Gaddafi has killed more than 700 people and injured over four thousand, but so far officials from the regime do not allow the verification of that information. Monsignor Martinelli explains that the city lacks fuel and the population is afraid to leave home; psychological damage is also caused by the bombings.

The prelate emphasizes the active presence of more than three thousand migrant Filipino Catholics, working in different hospitals in the city and throughout the country. They attend Mass every week in the cathedral despite the bombings. For the prelate, "they represent the heart of the local Catholic community and are a testimony of love and service to the Libyan people who suffer."

Meanwhile, NATO today announced the extension of the mission to Libya by an additional 90 days. "This decision is a clear message to the regime of Gaddafi," said Anders Fogh Rasmussen, Secretary General of NATO. Underlining the humanitarian nature of the mission, the Secretary General appealed to all the Libyan people: "We remain united and we guarantee that the day when you can shape your future is coming."

On 30 May, Professor Angelo Del Boca spoke to AsiaNews about the unusual duration of this war. According to the historian, "the high cost of the operation against Gaddafi has transformed a lightening conflict into a war of nonsense by the media. What NATO hoped to achieve with the No Fly Zone has now been dissolved.

© www.asianews.it - 1 giugno 2011