ASSOCIAZIONI: LUCI SULL’EST, 20 ANNI DI IMPEGNO CONTRO ATEISMO E CRISTIANOFOBIA

topbanner fatima 1Milioni di libri sulla Madonna di Fatima distribuiti in tutto il mondo, altrettanti rosari ed immagini della Vergine diffusi nei Paesi da poco usciti dal totalitarismo comunista, pellegrinaggi mariani nei paesi dell’Est, convegni. Sono solo alcune delle iniziative intraprese dall’associazione Luci sull’Est in venti anni della sua attività, iniziata nel 1991, con l’obiettivo di soddisfare la sete di Vangelo di Paesi soffocati per decenni dall’ateismo comunista. “Nel 1990 – racconta Julio Loredo, portavoce dell’associazione - una delegazione di dieci persone consegnò all’allora presidente dell’Urss Michail Gorbaciov, cinque milioni di firme a favore della liberazione ed indipendenza della Lituania cattolica. Tra di loro c’erano anche persone che avrebbero poi fondato Luci sull’Est. Nei nostri cuori riecheggiavano ancora le richieste di aiuto di tanti lituani: ‘Non lasciateci soli’. Così, sui binari della linea Vilnius-Mosca, nacque l’idea di dare vita a Luci sull’Est. E così avvenne nel 1991 a Roma”. Nel 1997 la prima Peregrinatio Mariae in Russia. Volontari di Luci sull’Est portano la statua pellegrina della Madonna di Fatima in pellegrinaggio in Russia; questa esperienza, denominata delle “Carovane della speranza”, ha toccato negli anni quasi tutti i Paesi dell’Est, compresi Bosnia-Erzegovina e Siberia, cui l’associazione ha donato 50 statue della Madonna di Fatima.
Nel 2004 Luci sull’Est contribuisce alla fondazione della Biblioteca religiosa di Mosca (Biblioteca dello Spirito) e collabora finanziariamente all’edizione dell’Enciclopedia cattolica russa, i cui volumi sono stati donati nell’ottobre 2005 a Benedetto XVI. Grazie ai suoi oltre 200 mila sostenitori, nel 2011 completa a Karaganda (Kazakhstan) la costruzione di una cattedrale neogotica sul terreno dove un tempo sorgeva un campo di concentramento sovietico, luogo di martirio di migliaia di cristiani. “In venti anni di attività – conclude Loredo - abbiamo portato la speranza del Vangelo” in “Croazia, Albania, Bosnia, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Ucraina, Polonia, Lituania, Lettonia, Giorgia, Russia europea e Siberiana, Kazakhstan, Kirghizistan, Cuba oltre a tanti paesi dell’Africa e dell’America Latina”. Ma rimane preoccupante il quadro “dell’intolleranza”: “ogni cinque minuti nel mondo un cristiano muore per violenza religiosa. La Cina e il fondamentalismo islamico sono senz’altro le due situazioni al momento più preoccupanti, ma anche il mondo liberale Occidentale, a cominciare da legislazioni disattente alla vita e dall’azione di mezzi di informazione apertamente ostili alla fede cristiana, presenta drammatici indizi di intolleranza”. “Rendere note queste problematicità e sensibilizzare le istituzioni politiche ad intervenire efficacemente”, conclude Loredo, le priorità dei prossimi anni.

© www.agensir.it - 27 luglio 2011