Il giardino e il cielo

arcobaleno-alleanza-di dioUna Giornata “per ritrovare le radici della solidarietà, partendo da Dio, che creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, con il mandato di fare della terra un giardino accogliente, che rispecchi il cielo e prolunghi l’opera della creazione”. Con queste parole i vescovi italiani hanno definito – nel messaggio redatto dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e da quella per l’ecumenismo e il dialogo – la 6ª Giornata per la salvaguardia del creato, che si celebra il 1° settembre e ha per titolo “In una terra ospitale, educhiamo all’accoglienza”.
Invito all’accoglienza. “La data del primo settembre ha un particolare significato”, spiega mons. Angelo Casile, direttore dell’Ufficio Cei per i problemi sociali e il lavoro, “dal momento che anche gli ortodossi celebrano la giornata per il creato in questa circostanza”. Un appuntamento ecumenico, dunque, che anche quest’anno vedrà, tra settembre e ottobre, molteplici momenti nelle diocesi italiane e un convegno nazionale, il 30 settembre e il 1° ottobre, a Rossano Calabro. “Le diverse iniziative – prosegue mons. Casile – declinano il tema della Giornata sul territorio, proponendo piste di riflessione e interrogandosi su come attualizzarlo e renderlo concreto”. Il direttore dell’Ufficio sottolinea poi il particolare legame tra l’invito all’accoglienza e la cittadina calabra, “poco distante da Riace, dove si vive un’esperienza di accoglienza e integrazione dei rifugiati unico in Italia”. “I nostri vescovi – sottolinea mons. Casile – declinano quest’educazione all’accoglienza secondo un triplice pensiero: gratitudine a Dio per il dono del creato; vivere personalmente la responsabilità di rendere sempre più bella la creazione; essere testimoni autentici di gratuità e di servizio”.
Una felice consonanza. La Giornata per la salvaguardia del creato “è una felice consonanza tra le Chiese cristiane, mostra che ci sono campi dove l’impegno insieme può far crescere la comunione”, evidenzia don Gino Battaglia, direttore dell’Ufficio Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. La dimensione ecumenica, precisa, “è nella natura stessa della Giornata, che nasce con una prospettiva di dialogo”. Quest’anno, in particolare, sarà centrale nell’incontro di Rossano, “terra che da lungo tempo si caratterizza per la coabitazione tra la tradizione latina e quella bizantina”. Nel convegno, racconta don Battaglia, a una prima parte di carattere generale farà seguito “una riflessione ecumenica a più voci, con l’arcivescovo ortodosso Gennadios e il pastore metodista Jens Hansen”. E il culmine verrà raggiunto “il giorno dopo, 1° ottobre, con un momento di preghiera nel vicino monastero di Santa Maria del Patire”.
Il messaggio dei vescovi. Il messaggio diffuso nei mesi scorsi dalle due Commissioni episcopali parte dalla Sacra Scrittura, laddove si ricorda che “l’uomo venne posto da Dio nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”. I vescovi pongono quindi l’accento sulla vita, a partire da quella nascente, e sulla dignità di ogni esistenza: “È il cuore dell’uomo, infatti, che dev’essere formato all’accoglienza, anzitutto della vita in se stessa, fino all’incontro e all’accoglienza di ogni esistenza concreta, senza mai respingere qualcuno dei propri fratelli”. Con questo spirito di apertura “l’ospitalità” diventa “la misura concreta dello sviluppo umano” e “diventando ospitale, l’uomo riconosce con i fatti a ogni persona il diritto di sentirsi di casa nel cuore stesso di Dio”. I vescovi mettono poi in evidenza come le migrazioni internazionali siano spesso legate a fenomeni di “degrado dell’ambiente” che rendono invivibili le terre di provenienza. Infine l’esortazione a “educare all’accoglienza”, sulla scorta dell’impegno che la Chiesa italiana ha indicato per il decennio appena iniziato. E, da ultimo, l’invito a cooperare, anche sul piano dei rapporti ecumenici, “perché le risorse ambientali siano preservate dallo spreco, dall’inquinamento, dalla mercificazione e dall’appropriazione da parte di pochi”, ricordando che “tutti abbiamo bisogno di Dio” riconoscendoci “opera delle sue mani”.
Le celebrazioni nelle diocesi. La Giornata verrà celebrata con eventi in diverse diocesi italiane. Tra queste, riporta il sito dell’Ufficio Cei per i problemi sociali e il lavoro (www.chiesacattolica.it/lavoro), Milano propone una serata (il 1° settembre) nel decanato di Lecco dal titolo “Per una terra ‘ospitale’: ridurre gli sprechi e i rifiuti”. Anche a Padova la Giornata viene celebrata il 1° settembre, presso il Parco della Fenice (Terranegra), con un’iniziativa ecumenica che vede il coinvolgimento di cattolici, ortodossi, anglicani, luterani e metodisti. E a Como (sempre il 1° settembre) l’approfondimento sarà su “L’acqua dono di Dio, prima risorsa di una terra ospitale e accogliente per l’uomo”. Tre sono, invece, le giornate promosse (il 2 e 10 settembre e il 1° ottobre) a Genazzano e alla Mentorella dalla diocesi di Palestrina, mentre Bergamo propone un fitto calendario che va dal 1° settembre al 4 ottobre. Infine il 3 settembre è la volta della diocesi di Vittorio Veneto, il 10 di Vicenza, il 17 di Bologna.


© www.agensir.it - 30 agosto 2011