Dal Talmud a Internet

sina22L'ebraismo ha una storia plurimillenaria, ma è anche una cultura viva e immersa nella modernità. Gioca su questo duplice aspetto il tema "Ebr@ismo 2.0: dal Talmud a Internet", scelto per la dodicesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica che si svolgerà domenica 4 settembre, in sessantadue località in Italia e in ventisette Paesi del Vecchio continente. La manifestazione anno dopo anno vede aumentare interesse e affluenza: la scorsa edizione ha visto partecipare oltre 50mila visitatori. Per un giorno le comunità ebraiche italiane ed europee apriranno le porte di sinagoghe, musei e siti ebraici e offriranno percorsi culturali, spettacoli, concerti, conferenze, mostre, enogastronomia “kasher” e tanti altri eventi per conoscere e “toccare con mano” luoghi, usanze e tradizioni del Popolo del Libro.

Gli ebrei e il web. Una realtà tutta da scoprire, anche attraverso uno spazio web rinnovato e multimediale. Cliccando su www.ucei.it/giornatadellacultura è possibile trovare on line le tante novità messe in programma quest’anno ma anche social network, virtual tour e mappe digitali, pronte per essere lette, guardate, ascoltate, segnalate e condivise. Il tutto – spiega l’Ucei, l’Unione delle comunità ebraiche italiane - è realizzato con lo scopo di rispondere, in un'atmosfera lieve e festosa, a tante domande su ebrei ed ebraismo”. Il "fil rouge" che lega gli eventi in tutta Europa è sintetizzato nell'espressione "Facing the future": “se il mondo contemporaneo si affaccia al domani con mille interrogativi e almeno altrettante speranze, forse una tradizione antica come quella ebraica può contribuire a fornire qualche strumento e qualche chiave di lettura”. 

Anche il bookcrossing. Siena è città capofila per il nostro Paese, scelta dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per dare il "via" simbolico alle centinaia di eventi che il 4 settembre hanno luogo in tutta la penisola, da Asti a Siracusa, da Genova a Trieste. Si parte dunque da Siena, dove risiede un’antica e importante comunità ebraica e dove Haim Baharier, il noto studioso di pensiero ebraico, terrà una lectio magistralis legata al tema della Giornata e intitolata “Il mondo che viene”, incentrata sul “come affrontare il futuro” da un punto di vista ebraico. Ma c’è una iniziativa che accomunerà trasversalmente le sessantadue località italiane, da nord a sud, da est a ovest: il Bookcrossing ebraico. Saranno messi in circolazione diverse centinaia di libri a tema ebraico, iscritti al circuito bookcrossing, il network pensato per il libero scambio di conoscenza e cultura. I partecipanti alla Giornata troveranno dei “punti bookcrossing” dove prelevare i libri, per poi leggerli con l’impegno di “liberarli” nuovamente una volta terminati. Un’iniziativa davvero assonante con la Giornata dedicata alla cultura del “Popolo del Libro”!. 

Il dinamismo dell’ebraismo italiano. “Il tema della Giornata europea della cultura ebraica di quest’anno – scrive Renzo Gattegna, presidente dell’Ucei nel presentare l’iniziativa - è interessante e stimolante: il mutamento, il divenire, il cammino verso il futuro sono elementi profondamente insiti nella storia e nella tradizione ebraica. Già Abramo fu chiamato dal Signore a lasciare la sua casa, la sua terra e i suoi parenti, per affrontare un viaggio verso un domani ignoto, diverso, tutto da scoprire”. C’è dunque una profonda assonanza tra la storia del popolo ebraico e il tema di questa dodicesima edizione della Giornata. “Crediamo infatti – prosegue Gattegna - che gli ebrei possano dare anche oggi alla società, come è sempre accaduto, un contributo positivo in termini culturali, di valori e di contenuti, e che debbano continuare a farlo, fungendo da stimolo anche su tanti temi cruciali del dibattito pubblico”. “Ritengo che l’ebraismo italiano sia oggi una realtà capace di esprimere vitalità, dinamismo, proposte. Il nostro futuro di ebrei italiani sarà legato alla nostra capacità di rinnovarci, di adattarci al mondo che cambia e, nello stesso tempo, di essere uniti pur nel continuo, fondamentale confronto e scambio con la società non ebraica. Ci si pongono davanti sfide difficili, importanti, appassionanti: abbiamo intenzione di continuare a mettere a disposizione il nostro bagaglio culturale, percorrendo con entusiasmo la strada che ci attende”.

© www.agensir.it - 31 agosto 2011