Il cardinale Tauran sulla conferenza per il dialogo interreligioso a Madrid

"Oggi la religione fa paura. Molti ritengono che le guerre e violenze vengano scatenate dalle religioni. Le religioni non favoriscono le guerre, non fomentano le guerre. Sono gli adepti delle religioni che fanno le guerre. Io mi auguro che questa conferenza di Madrid faccia capire alla gente che le religioni sono al servizio dell'uomo e non contro l'uomo". Con questo auspicio il cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, si accinge a partire alla volta di Madrid dove, nei giorni dal 16 al 18 prossimi, si svolgerà la conferenza sul dialogo interreligioso, dovuta all'iniziativa del re saudita Abdallah bin Abdulaziz Al Saud.
L'idea, lo ricordiamo, è nata al termine della Conferenza internazionale islamica svoltasi a La Mecca dal 4 al 6 giugno scorso. Era stato invitato il Papa a partecipare. A Madrid Lo rappresenterà il cardinale Tauran. "Si tratta - ci ha detto il cardinale - di un evento molto importante poiché chi lo ha promosso non è soltanto il capo di uno stato islamico, il re saudita Abdallah, quanto piuttosto è il custode delle due sante moschee, cioè i luoghi sacri più significativi dell'islam". La Santa Sede ha accolto con viva soddisfazione l'invito, soprattutto perché "si tratta di un'occasione storica e molto importante d'incontro fra le tre religioni abramitiche. Una cosa che a Papa Benedetto XVI sta molto a cuore e non ha mancato mai di sottolinearlo dall'inizio del suo pontificato".
"Io vado con spirito aperto - ha aggiunto il cardinale - perché sento che in questi ultimissimi tempi il clima è cambiato. C'è più apertura, c'è più rispetto, c'è più desiderio di conoscere l'altro, anche se ovviamente sino a oggi i contatti sono avvenuti e avvengono a livello di grandi personalità del mondo islamico. Però può capitare che mentre assistiamo a quest'atto di coraggio compiuto con saggezza dal re saudita, in alcune moschee si facciano altri discorsi. Noi dobbiamo certamente prestare attenzione a quanti mostrano la volontà di incontrarci per vedere come camminare sulla via della conciliazione, della concordia, della pace. Comunque la Santa Sede annette a questo prossimo incontro di Madrid una grande importanza e soprattutto a esso fa risalire la speranza che finalmente possiamo giungere a qualcosa di concreto da subito".
Se obiettivo del re Saudita era ed è quello di offrire al mondo un'immagine diversa dell'islam da quella accostata agli atti terroristici, da parte della Santa Sede c'è tutto "il desiderio - ci ha detto il cardinale Tauran - di cogliere i segni concreti che potranno venire da questo incontro per restituire a tutte le religioni il ruolo che compete loro nella costruzione di un mondo pacificato, attento alla conservazione del creato, dedito alla formazione delle nuove generazioni, nel pieno rispetto di tutti e di ciascuno".



(©L'Osservatore Romano - 14-15 luglio 2008)