Troppa storia per un’isola sola

cipro sanlazzaroR375 07set08Un’isola «al centro di tre continenti» contesa nel corso dei secoli «perché strategico punto di scambio fra Europa, Africa e Medio Oriente. Un’isola ricca di storia e, come be-ne ha scritto Lorenzo Gravina, “ostaggio” di essa». Così scrive George Poulides, amba-sciatore di Cipro presso la Santa Sede in Un Papa a Cipro(Milano, Paoline, 2012, pagine 231, euro 18). Un libro appena uscito e dedi-cato alla storica visita di BenedettoXVIa Ci-pro, «un’ulteriore significativa pagina nella millenaria storia dell’isola». Il legame che mi unisce a questa terra è profondo — scrive Poulides — perché «risale alla mia adolescenza e in qualche modo pre-scinde dalla mia missione diplomatica. O meglio, il mio incarico di ambasciatore e quello di mio padre Fotis, che mi ha prece-duto, ne sono stati naturale conseguenza». Tra le foto contenute nel libro, spicca infatti un’immagine in bianco e nero dell’i n c o n t ro fra Paolo VIe l’arcivescovo e presidente della Repubblica di Cipro MakariosIII, avvenuto a Castel Gandolfo il 30 gennaio 1973, a cui ha partecipato anche il padre dell’a u t o re . «Testimone diretto — continua l’a m b a s c i a t o re — delle vicende storiche che quest’isola ha vissuto negli ultimi cinquant’anni, ho cono-sciuto le persone che hanno partecipato alla nascita della Repubblica e contribuito a far sì che essa fosse accolta dall’Europa. Cipro riunisce in sé il fascino delle isole mediterra-nee e la suggestione delle terre di confine; l’adesione all’Unione europea nel 2004 e il successivo ingresso nella moneta unica, nel 2008, ha permesso di riguadagnare il rango che le compete nella famiglia europea di cui è legittima parte, per storia e cultura». E proprio a Roma, a Palazzo della Cancel-leria, il 18 ottobre scorso la prima presidenza di turno cipriota del Consiglio dell’Unione europea è stata festeggiata con un concerto, eseguito dall’ensemble Cyprus Young Strings Soloists e organizzato in collaborazione con l’Associazione dei ciprioti Nima. Un’iniziati-va sostenuta dal ministero dell’Istruzione e della Cultura, che si colloca all’interno di un nutrito programma di eventi che accompa-gnano, in numerose città europee, il semestre cipriota. «È la prova — ha affermato Pouli-des presentando il concerto — che anche uno Stato piccolo per estensione e popolazione ha il desiderio e la forza per giocare un ruolo decisivo tra gli Stati membri».

© Osservatore Romano - 25 ottobre 2012