Non solo Erode

Madre-con-bimboEKATERINBURG, 18. Quando, nel luglio dell’anno scorso, in una foresta non lontana da Ekaterinburg, vennero scoperti, nascosti in alcuni bidoni, duecentocinquantuno embrioni umani di età compresa fra le ventidue e le ventisei settimane, la popolazione reagì con sdegno e raccapriccio. Le istituzioni sanitarie locali li definirono «scarti medico-biologici non di un solo ospedale ma di almeno tre cliniche di Ekate-rinburg», capoluogo della provincia di Sverdlovsk, in Russia. “Scarti” abbandonati lì probabilmente dalla ditta incaricata della raccolta e del-lo smaltimento dei rifiuti ospedalie-ri. Ecco perché, una settimana fa, è stata accolta con particolare consen-so (quasi si trattasse di una ripara-zione dopo un atto sacrilego) la be-nedizione di una cappella dedicata ai Santi Innocenti di Betlemme. La cerimonia, riferisce Orthodoxie.com citando Pravoslavie.ru, è stata pre-sieduta dal metropolita di Ekaterin-burg e Verkhoturye, Cirillo, rappre-sentante del Patriarcato di Mosca. «Siamo abituati — ha detto durante la liturgia — ad accusare solo il re Erode per l’assassinio dei santi In-nocenti di Betlemme, ma c’erano anche coloro che hanno obbedito con zelo a quest’ordine disumano. Oggi gli uomini non osservano le leggi divine e le leggi umane sono corrotte, perché la violazione delle leggi divine causa il disprezzo delle più elementari norme della morale e dell’etica». La cappella è stata eretta sul ter-ritorio della chiesa della Trasfigura-zione del Signore. I fondi destinati alla sua costruzione sono stati rac-colti, in due anni, da “difensori del-la vita” che volevano innalzare un monumento ai bambini uccisi nel ventre materno; ma quando Cirillo è venuto a conoscenza dell’iniziati-va, ha proposto loro di erigere un’ampia cappella. Il luogo della sua costruzione non è stato scelto a caso. Nella chiesa della Trasfigura-zione si celebrano infatti ogni mar-tedì riti di intercessione ai santi In-nocenti per coloro che si sono pen-titi di aver abortito o di aver procu-rato un’interruzione volontaria di gravidanza; inoltre è attivo un ser-vizio sociale grazie al quale si aiuta-no non solo le persone senza fissa dimora e che si trovano in difficili condizioni di vita ma anche le fa-miglie numerose, le madri single e le donne incinte. D’ora in poi è sta-to stabilito che collaboratori del centro in difesa dei bambini, deno-minato «Kolybel’» (la culla), si ra-duneranno permanentemente ac-canto alla cappella per dare soste-gno e assistere le donne in gravi-danza che non sono convinte dell’opportunità di mettere al mon-do un figlio. In dieci anni di esi-stenza, i membri dell’asso ciazione sono riusciti a salvaguardare la vita di quattrocento bambini. Nel cen-tro si può altresì ricevere un consul-to da uno psicologo, un legale, un assistente sociale, parlare con un prete, ricevere aiuto materiale. La cappella dei Santi Innocenti resterà aperta, come la chiesa, dalla mattina alla sera, e vi sarà installata presto un’apposita icona. All’inter-no verranno celebrati i riti di inter-cessione per le donne che si sono pentite di aver abortito e per quelle che avevano questa intenzione e so-no tornate sui propri passi. Secondo statistiche ufficiali, ogni anno in Russia vengono praticati dai cinquecentomila al milione di aborti illegali ma per Elena Mizulina, presidente del Comitato della Duma per le questioni della famiglia, delle donne e dei bambi-ni, citata dal quotidiano «Avveni-re», sarebbero molti di più, dai cin-que ai sei milioni. La Mizulina ha fra l’altro denunciato che nel Paese agisce una vera e propria industria in grado di fornire materiale aborti-vo alle aziende farmaceutiche e a quelle che producono cosmetici. La benedizione della cappella a Ekaterinburg è giunta pochi giorni dopo l’intervento del Patriarca di Mosca, Cirillo, che il 7 gennaio (Natale ortodosso), visitando una clinica nella capitale russa, ha di-chiarato che è anche dal numero degli aborti che si giudica lo stato morale di una società. L’i n t e r ru z i o -ne volontaria di gravidanza — ha sottolineato — «è un crimine contro l’uomo, contro la persona. Se in ogni clinica si persuadessero le donne a lasciar nascere il loro bam-bino, se i medici facessero di tutto affinché il piccolo venga al mondo e aiutassero la mamma a occuparsi del figlio, anche in caso di salute complicata, allora credo che il clima morale nella nostra società cambie-rebbe di pari passo», ha concluso il primate della Chiesa ortodossa rus-sa. Cirillo, sempre in occasione del Natale, ha fatto un altro appello, in diretta tv, legato stavolta ai bambini abbandonati negli orfanotrofi. Il Patriarca ha espresso la necessità «per il nostro popolo di adottare gli orfani, con gioia e uno speciale senso di gratitudine a Dio, dando loro non solo rifugio ed educazione ma anche amore». Secondo alcune stime, ci sarebbero in Russia più di 650.000 bambini “orfani”, compresi quelli rifiutati dai genitori alla na-scita o successivamente tolti alle fa-miglie con gravi problemi.