Risposte comuni alle grandi sfide del nostro tempo

Il segretario per i Rapporti con gli Stati, l'arcivescovo Dominique Mamberti, ha visitato per la prima volta il Giappone e la Federazione Russa.
Nei giorni dal 15 al 20 marzo si è svolta la visita nel Paese asiatico su invito del Governo nipponico. Giunto all'aeroporto internazionale di Osaka, il presule, accompagnato da monsignor Francesco Cao Minh-Dung, consigliere di nunziatura presso la Segreteria di Stato, è stato accolto dall'arcivescovo della città, dall'ambasciatore giapponese presso la Santa Sede e dall'incaricato per il "Vatican desk" del ministero degli Affari Esteri. Trasferitosi immediatamente a Nagasaki, dopo un primo incontro con l'arcivescovo, i sacerdoti e le autorità cittadine, l'arcivescovo Mamberti si è recato a rendere omaggio al monumento che ricorda le vittime del bombardamento atomico del 1945, deponendo una corona di fiori e sostando in raccoglimento. La toccante cerimonia è stata occasione per un vibrante appello affinché simili tragedie non si verifichino più e il mondo possa progredire sulla via della pace. Il giorno successivo, dopo alcuni incontri ufficiali con il governatore della provincia e il sindaco di Nagasaki, il segretario per i Rapporti con gli Stati ha reso visita al monumento che ricorda i martiri cristiani del XVI secolo; la città, infatti, vide il fiorire di una vivace comunità cristiana che, come è noto, subì una dura persecuzione. Le chiese e i luoghi sacri costruiti in seguito sono stati segnalati dalle pubbliche autorità per l'iscrizione nella lista dei siti dell'Unesco, patrimonio dell'umanità. Il profondo legame che esiste tra il Giappone e la cultura cristiana si è espresso negli incontri con i vescovi della provincia ecclesiastica di Nagasaki, i parroci e i fedeli cattolici, nonché con gli alunni delle scuole elementari dirette da religiose; a tutti l'arcivescovo Mamberti ha trasmesso il paterno saluto e la benedizione apostolica del Pontefice.
Trasferitosi a Tokyo nella mattinata del 17, il presule è stato accolto dal nunzio apostolico, l'arcivescovo Alberto Bottari de Castello, e dal consigliere della locale rappresentanza pontificia, monsignor Francesco Escalante Molina. Il soggiorno nella capitale nipponica è stato scandito da numerosi incontri. Il primo colloquio è stato con il ministro degli Affari Esteri, Hirofumi Nakasone. La cordiale conversazione ha toccato numerosi temi:  dalla crisi economica e finanziaria alle relazioni bilaterali, nonché questioni di politica regionale, quali la denuclearizzazione dell'area, la cooperazione tra i Paesi asiatici e il processo di pace nella penisola coreana; non è mancato, neppure, uno scambio d'opinioni sullo sviluppo del continente africano e sulla questione mediorientale.
I giorni successivi sono stati consacrati alla conoscenza della realtà locale, civile e religiosa. In particolare l'arcivescovo Mamberti ha incontrato il cardinale Peter Seiichi Shirayanagi, monsignor Peter Takeo Okada, arcivescovo di Tokyo e presidente della Conferenza episcopale, e l'arcivescovo Giuseppe Pittau, s.i., già segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica. Nel pomeriggio del 19 marzo, l'arcivescovo Mamberti ha tenuto una conferenza presso l'Università cattolica "Sofia" sul tema:  "Presenza della Santa Sede nella comunità internazionale". Durante la sua permanenza in terra giapponese, egli ha potuto constatare, rimanendone profondamente colpito, i sentimenti di attaccamento e di comunione dei cattolici del Paese verso il Papa, del quale ricorreva la festa onomastica.
Venerdì 20 marzo, lasciato il Giappone, il segretario per i Rapporti con gli Stati è giunto a Mosca per la visita nella Federazione Russa, accompagnato da monsignor Julio Murat, consigliere di nunziatura presso la Segreteria di Stato. Ad accoglierlo c'era l'arcivescovo Antonio Mennini, rappresentante della Santa Sede, insieme a monsignor Ante Josic, consigliere di nunziatura. Nella capitale russa, l'arcivescovo Mamberti si è incontrato con il ministro degli Affari Esteri, Sergey Lavrov. Nel corso del colloquio, svoltosi nella mattinata del 23 marzo, gli interlocutori hanno espresso compiacimento per i progressi compiuti nei rapporti bilaterali negli ultimi anni nonché per la consonanza delle rispettive posizioni in vari forum internazionali. Si sono scambiati, poi, opinioni su vari temi di politica internazionale e regionale. Particolare attenzione è stata dedicata allo sviluppo del dialogo tra le civiltà e le religioni, come pure alla cooperazione nel campo della cultura, della scienza, dell'educazione. In tale prospettiva sono in cantiere vari progetti, tra cui una grande mostra di arte cristiana promossa congiuntamente dalla Santa Sede e dalla Federazione Russa. Una particolare espressione di gratitudine alla Santa Sede e a Benedetto XVI è stata espressa dal ministro per la restituzione del complesso edilizio russo di Bari; espressioni di gratitudine sono state anche manifestate dal vescovo Mark Golovkov, facente funzioni di capo del dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato moscovita. Il segretario per i Rapporti con gli Stati, incontrando il vescovo Mark, ha trasmesso i saluti di Benedetto XVI al Patriarca Kirill, in quei giorni fuori sede, e ha affermato la necessità di elaborare risposte comuni ai grandi interrogativi della nostra epoca attraverso forme di collaborazione a vari livelli. L'arcivescovo Mamberti ha pure visitato la Lavra di San Sergio, dove si venerano le reliquie del santo monaco vissuto nel xiv secolo e cuore pulsante dell'ortodossia russa.
Incontrando la comunità cattolica per la celebrazione della messa nella cattedrale dell'Immacolata Concezione, l'arcivescovo Mamberti ha voluto manifestare a monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo della Madre di Dio a Mosca, e ai fedeli presenti i sentimenti di affetto e l'assicurazione della preghiera del Papa, incoraggiandoli nella testimonianza della fede e nel servizio al bene comune.

(©L'Osservatore Romano - 5 aprile 2009)