Di Casaroli, Giovanni Paolo II, presentandolo alla folla di Czestochowa disse:
"Lui conosce bene i cammini
che portano all'Oriente"
(
Luis Badilla - ©copyright) La prima visita oltre le mura del Cremlino di una rappresentanza del massimo livello della Santa Sede, mons. Agostino Casaroli, risale al 25 febbraio 1971 quando il segretario di Stato di Paolo VI era il francese Cardinale Jean-Marie Villot (dal 2 maggio 1969 al 9 marzo 1979). Mons. Casaroli era allora il capo di una delegazione vaticana comprendente anche monsignor Achille Silvestrini, invitata a prendere parte alla firma del Trattato per la non proliferazione delle armi nucleare. In quella occasione Casaroli presentò alle autorità sovietiche una lista di nomi di vescovi e sacerdoti rinchiusi nelle carceri dell'Unione Sovietica e le cronache dell'epoca ricordano che l'iniziativa non fu molto apprezzata da Mosca.
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