L'Etiopia non può più negare. Il premier Abiy: stragi di civili in Tigrai

Ark of the Covenant church in Axum EthiopiaSi alza il velo sulle bugie e sul silenzio Così arrivano le prime conferme ufficiali anche sul massacro di cristiani ad Axum, mentre il segretario di Stato Usa, Blinken, parla di "pulizia etnica".

Settimana della verità per il Tigrai, dopo mesi di blackout, silenzi e menzogne ufficiali. Mercoledì della scorsa settimana il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha fatto un brusco cambio di rotta e per la prima volta ha fatto ammissioni importanti in Parlamento e via social media, seguito da un primo, parziale riconoscimento etiope della strage di Axum, città santa della cristianità ortodossa, finora sempre negata. Abiy ha riconosciuto anzitutto che i militari etiopi hanno compiuto abusi contro i civili nello Stato regionale dal 4 novembre ad oggi, aggiungendo che i responsabili di atrocità durante l'offensiva militare saranno "chiamati a renderne conto".
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