Un compito comune per gli ortodossi

m.segnoNEW YORK, 15. Un’opportunità di incontro tra due comunità che intendono cooperare assieme in molti progetti diversi e sostenersi a vicenda nel loro compito comune: è quanto sottolineato in occasione della divina liturgia concelebrata nei giorni scorsi nella cattedrale sinodale della «Madre di Dio del Segno», a New York, dal metropolita Iona (Paffhausen), primate della Chiesa ortodossa in America e dal metropolita Ilarione (Kapral), primate (primo gerarca) della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia. Si è trattato della prima concelebrazione avvenuta tra i primati delle due comunità dopo il lungo scisma che ha caratterizzato la storia della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia che dal 2007 ha ripreso le relazioni con il Patriarcato di Mosca. Un evento reso ancor più significativo dal fatto che la divina liturgia è stata concelebrata nella festa patronale della cattedrale durante la quale si festeggia la presenza dell’icona della Madre di Dio di Kursk-Root, la sacra immagine trasportata fuori dalla Russia per metterla al sicuro dopo la rivoluzione bolscevica del secolo scorso. Al termine della concelebrazione è anche avvenuto un reciproco scambio di onorificenze tra i capi delle due comunità. «Sono profondamente grato — ha affermato il metropolita Iona — p er questa opportunità di incontro di preghiera e di celebrare assieme il nostro amore fraterno come una sola Chiesa. Dio ci ha chiamati a quell’amore e a quella comunione ed è mia fervente preghiera, d’ora in poi, lavorare e cooperare assieme in molti progetti diversi e sostenersi a vicenda nel nostro compito comune». In particolare, il primate della Chiesa ortodossa in America ha donato al primo gerarca Ilarione un’icona di san Jacob Netsvetov, missionario ortodosso nel nord America. Il santo, ha spiegato il primate Iona «è stato un grande missionario e rappresenta con la sua opera il fondamento del nostro lavoro comune, perché siamo entrambi figli della missione ortodossa russa e la continuazione di quella missione che è stata inviata in nord America nel 1794 e siamo entrambi eredi di quel patrimonio comune». In occasione dell’incontro il Sinodo dei vescovi della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia ha pubblicato una dichiarazione nella quale si ripercorre la storia della comunità e si evidenzia, fra l’a l t ro , che la riconciliazione avvenuta nel 2007 tra la comunità e il Patriarcato di Mosca «ha consentito di rimuovere il punto principale di dissenso tra le due giurisdizioni». Nel 2002 una delegazione della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia venne ricevuta a Mosca. Nel 2006 il Sinodo dei vescovi della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia ha votato a grande maggioranza per la riunificazione con il Patriarcato di Mosca. Nel 2007, infine, la comunità è rientrata nella piena comunione.

© Osservatore Romano - 15 dicembre 2011