In Romania più forza a vita e famiglia

Famiglia-3BUCAREST, 9. Promuovere interventi a difesa della famiglia e della vita: queste sono, in estrema sintesi, le indicazioni principali scaturite dalla riunione del santo sinodo della Chiesa ortodossa di Romania, che si è svolta dal 4 al 5 luglio. I membri del sinodo sono intervenuti, fra l’a l t ro , anche sul progetto di revisione della Costituzione. La revisione della legge fondamentale del 1991 — dopo la prima, ampia, riforma del 2003 — è infatti attualmente considerata prioritaria dalle forze politiche presenti in Parlamento. Un’apposita commissione parlamentare sta lavorando al fine di apporre una serie di modifiche al testo. In questo contesto, il santo sinodo in una nota sottolinea il proprio sostegno alla definizione di famiglia «come nucleo di base naturale della vita e dello sviluppo della società, basato sul libero consenso matrimoniale tra un uomo e una donna, sulla loro uguaglianza e sul dirittodovere dei genitori di provvedere alla crescita, all’educazione e alla formazione dei bambini e che beneficiano del sostegno e della protezione dello Stato». La Chiesa ortodossa di Romania ha inoltre deciso di rafforzare il servizio pastorale nelle comunità parrocchiali al fine di contrastare il divorzio, le pratiche abortive, le varie forme di violenza domestica e l’abbandono dei figli. La comunità ortodossa rumena darà in particolare sostegno l’iniziativa «Uno di noi»: si tratta di una campagna di organizzazioni e movimenti di vari Paesi d’Europa che hanno avviato una petizione per dare riconoscimento e protezione all’embrione umano in sede comunitaria. La proposta è di estendere la protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità di ogni essere umano fin dal concepimento in tutte le aree di competenza dell’Unione europea. In particolare si chiede alle istituzioni europee di porre fine al finanziamento di attività che ammettono la distruzione di embrioni umani nei settori della ricerca, nei programmi di riduzione delle nascite e nelle pratiche di sanità pubblica che presuppongono la violazione del diritto alla vita. Fedele all’insegnamento che la vita inizia dal momento del concepimento, la Chiesa ortodossa di Romania, si legge in un comunicato, richiama l’attenzione sul fatto che la distruzione degli embrioni umani è un atto inaccettabile da un punto di vista spirituale e umano. A tale riguardo, è spiegato, che dal sito del Patriarcato è possibile scaricare i moduli per supportare l’iniziativa europea. Inoltre, si esortano tutte le eparchie, nonché tutte le organizzazioni e le fondazioni che operano con la benedizione della Chiesa, a pubblicizzare l’iniziativa al fine di raccogliere il maggior numero possibile di sottoscrizioni. Infine, il santo sinodo ha anche approvato un nuovo piano pastorale per rafforzare i servizi a tutti livelli: dal livello eparchiale a quello nazionale. La decisione, si legge in un comunicato, è stata presa a seguito della valutazione dei risultati finali del censimento nazionale della popolazione, avvenuto nel 2011. Il santo sinodo si riunisce almeno due volte l’anno, in primavera e in autunno. La cerimonia di apertura è stata presieduta dalla guida spirituale della Chiesa ortodossa romena, il patriarca Daniel.

© Osservatore Romano - 10 luglio 2013