In nome di san Vladimir

san vladimirMOSCA, 14. «La venerazione del santo principe Vladimir, fondatore della Rus’, è di fondamentale importanza per i popoli di Russia, Ucraina e Bielorussia, non solo in termini di conservazione della nostra identità nazionale, sulla base dei valori della tradizione cristiana ortodossa, ma anche per rafforzare l’unità della nostra civiltà slavoorientale, preservando l’integrità dello spazio spirituale e culturale sviluppatosi nei milleventicinque anni successivi al Battesimo della Rus’»: lo ha detto il metropolita di Volokolamsk, Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del patriarcato di Mosca, nell’intervento che ha aperto, martedì scorso, la prima riunione del comitato organizzatore delle celebrazioni per il millesimo anniversario della morte di san Vladimir I di Kiev, avvenuta il 15 luglio 1015. Il comitato è stato istituito il 20 gennaio dal patriarca Cirillo, il quale, nel luglio 2013, in occasione del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’, rivolse un messaggio ai fedeli della Chiesa ortodossa russa sottolineando, in particolare, che «la santa Rus’ è viva finché detiene le scelte fatte dal principe Vladimir, finché mantiene la sua unità spirituale, finché ricorda e onora i nostri comuni santi». Nel 2015 la celebrazione del millesimo anniversario della morte dell’artefice della cristianizzazione della Rus’ «dovrebbe interessare — ha detto Hilarion — tutto il territorio canonico della Chiesa e fuori di essa, ovunque ora vivono i successori del santo principe. È importante che la celebrazione non riguardi solo la capitale, ma anche le regioni. È necessario sostenere tutte le iniziative pubbliche affinché la festa diventi molto popolare». Per il metropolita presidente, lo sviluppo del programma generale delle celebrazioni «richiede l’armonizzazione delle varie istituzioni religiose, nonché una stretta collaborazione con la Chiesa ortodossa ucraina e con l’esarcato bielorusso», mettendo in evidenza la dimensione internazionale dell’evento, il cui principale promotore è l’Università ortodossa di studi umanistici «San Tikhon». Il gruppo di lavoro, principalmente impegnato nelle attività della Federazione russa, comprende anche il metropolita di Boryspil e Brovary, Antonij, amministratore delegato della Chiesa ortodossa ucraina, e l’arcivescovo di Vitebsk e Olshansk, Dimitrij. Hilarion ha chiesto di sviluppare entro un mese un programma di attività che sarà sottoposto all’esame del patriarca Cirillo. In vista delle celebrazioni il primate ortodosso russo ha lanciato un appello ai presidenti di Russia, Ucraina e Bielorussia affinché sostengano e promuovano congiuntamente quella che è una festa comune. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha aderito all’iniziativa istituendo uno speciale gruppo di lavoro.

© Osservatore Romano - 15 febbraio 2014