No al fratricidio! grida Schevchuk

Sviatoslav Shevchuk-2Il capo della Chiesa Greco-Cattolica ucraina chiede che si fermi lo spargimento di sangue, indica la responsabilità di chi ha il potere nella situazione attuale e chiede che tutte le chiese suonino le campane a stormo per fermare le violenze.

Marco Tosatti

L'arcivescovo Sviatoslav Schevchuk, il capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, ha chiesto che tutte le campane delel chiese di Kiev suonino per fermare la violenza nelle strade. “Con grande rammarico devo dire che gli appelli delle Chiese per prevenire il versamento di sangue e una soluzione pacifica del conflitto non sono stati ascoltati. In nome di Dio condanno la violenza e il disprezzo dei diritti umani e della volontà del popolo. Voglio sottolineare che chi ha il potere porta la piena responsabilità di ciò che sta accadendo nel Paese. Faccio appello a tutti di cessare immediatamente di versare il sangue. Chiamo tutti i figli della Chiesa al digiuno, alla preghiera e alla solidarietà con le vittime. In questo momento quando l’Ucraina corre il pericolo del fratricidio, che tutte le campane delle Chiese suonino!”. 

Nelle righe che precedono l’appello dell’arcivescovo Schevchuk la RISU (Religious information Service of Ukraine) l’Agenzia di notizie religiose, afferma che i Berkut, la polizia anti-sommossa stanno smantellando le barricate a Euro Maidan, lanciano granate e bottiglie molotov per dare fuoco alle tende dei manifestanti. La BBC riporta he la polizia è aramata con i Kalashnokov. “Molta polizia – dice la RISU – sta usando forza brutale non necessaria contro la gente nelle strade”. 

© www.lastampa.it - San Pietro e dintorni - 18 febbraio 2014