Volti dell'anima russa. Identità culturale e spirituale del cristianesimo slavo-ortodosso
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- Creato: 09 Giugno 2012
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Valentini Natalino, Volti dell'anima russa. Identità culturale e spirituale del cristianesimo slavo-ortodosso, Milano 2012, ed. Paoline, 404pp.
Il professor Valentini e' da anni uno dei pochi veri studiosi della filosofia e della tradizione religiosa russa, e dopo varie monografie appare quanto mai opportuna questa sua sintesi, che cerca di dare alla cultura spirituale russa una sua interpretazione completa e sistematica, sempre che sia possibile conferire una dimensione sistematica a una tradizione così polifonica, massimalista e contraddittoria. Nel percorso del testo, che lancia il paragone estetico russo nel confronto con i suoi archetipi bizantini e i suoi parallelismi filosofici e teologici, emergono le categorie della grande filosofia religiosa del "secolo d'argento" russo, che all'inizio del XX secolo e alle soglie della catastrofe rivoluzionaria riuscì a comunicare un modello originale e affascinante non solo teorico, ma anche di esperienza pratica della vita ecclesiale e religiosa. Il punto di riferimento principale di Valentini e' l'opera di Pavel Florenskij, il teologo-scienziato martire delle purghe staliniane, oggi finalmente pienamente riscoperto e rivalutato soprattutto in Occidente. Come fa notare l'autore, "la bellezza che nasce da questa esperienza teologica cristiana si fa richiamo esigente ad accogliere la sfida teoretica e pratica di una visione integrale della conoscenza, dell'interezza della cultura ecclesiale, che ha saputo tenere insieme nel tempo senso biblico, liturgico-sacramentale e mistico, istituendo un nuovo legame tra il Logos e il mistero dell'esistenza" (p.196). La Russia, da sempre in bilico tra Oriente e Occidente, propone quindi una "terza via" della Rivelazione, che attira con il suo fascino potente a compiere un salto di qualità nell'esperienza personale e comunitaria di chi si lascia coinvolgere nei suoi itinerari senza confini.
Il professor Valentini e' da anni uno dei pochi veri studiosi della filosofia e della tradizione religiosa russa, e dopo varie monografie appare quanto mai opportuna questa sua sintesi, che cerca di dare alla cultura spirituale russa una sua interpretazione completa e sistematica, sempre che sia possibile conferire una dimensione sistematica a una tradizione così polifonica, massimalista e contraddittoria. Nel percorso del testo, che lancia il paragone estetico russo nel confronto con i suoi archetipi bizantini e i suoi parallelismi filosofici e teologici, emergono le categorie della grande filosofia religiosa del "secolo d'argento" russo, che all'inizio del XX secolo e alle soglie della catastrofe rivoluzionaria riuscì a comunicare un modello originale e affascinante non solo teorico, ma anche di esperienza pratica della vita ecclesiale e religiosa. Il punto di riferimento principale di Valentini e' l'opera di Pavel Florenskij, il teologo-scienziato martire delle purghe staliniane, oggi finalmente pienamente riscoperto e rivalutato soprattutto in Occidente. Come fa notare l'autore, "la bellezza che nasce da questa esperienza teologica cristiana si fa richiamo esigente ad accogliere la sfida teoretica e pratica di una visione integrale della conoscenza, dell'interezza della cultura ecclesiale, che ha saputo tenere insieme nel tempo senso biblico, liturgico-sacramentale e mistico, istituendo un nuovo legame tra il Logos e il mistero dell'esistenza" (p.196). La Russia, da sempre in bilico tra Oriente e Occidente, propone quindi una "terza via" della Rivelazione, che attira con il suo fascino potente a compiere un salto di qualità nell'esperienza personale e comunitaria di chi si lascia coinvolgere nei suoi itinerari senza confini.