Padre Leopoldo Mandic: il film sul "Santo del confessionale"

film san leopoldo cq5dam.thumbnail.cropped.750.422Si attende la fine della pandemia per proiettare nelle sale "Sulle mie spalle", del regista Antonello Bellucco, che racconta uno spaccato dell’Italia del Novecento “salvata” dal Santo confessore. Pellicola di grande attualità che sullo sfondo riprende un periodo storico sconvolto dalla guerra e dalla crisi economica così vicino ai tempi di oggi

Marco Guerra - Città del Vaticano

Le storie di due famiglie di Padova che dipanandosi tra i conflitti mondiali del Novecento si intrecciano con la figura di San Leopoldo Mandic. In questo modo la vita e le opere dell’instancabile confessore cappuccino, vengono raccontate nel film Sulle mie spalle, scritto è diretto dal regista veneto Antonello Bellucco.

Una storia attuale

Lo sfondo della pellicola è l’Italia con le sue vicende storiche che fanno dal 1915 al primo Natale dopo la guerra, quello del ’45. Ma la trama del racconto è di grandissima attualità perché indaga nella ferita provocata dalle crisi che sconvolgono e mettono alla prova la vita delle persone e la serenità delle famiglie. Il protagonista è infatti un imprenditore che dopo la guerra si ritrova in povertà e riflette sulla scelta del suicidio. Da giovane era un convinto interventista idealista. Nel personaggio possono riflettersi le storie di tanti lavoratori che rischiano di perdere tutto a causa della pandemia. È un film a tinte forti in cui emergono l’anelito religioso e le gradi domande della vita tramite la scoperta di San Leopoldo Mandic. Il Santo e il suo pensiero vengono visti attraverso gli occhi e le esperienze dei personaggi in cui tutti possono immedesimarsi.

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