Ritorno nella mia Siria - testimonianza + foto

bambini al fuocoEra passato un anno dal mio ultimo viaggio in Siria ed era tempo di rivedere la mia patria e ritrovare i miei cari. Tornare a visitare parenti e amici ad Aleppo, la mia città, non è mai facile. Non ci sono voli internazionali dall’Italia per la Siria: fatto scalo a Istambul, atterrato a Beirut, poi proseguirò via terra.  

 A Beirut vive mia sorella. Il nostro ultimo incontro risaliva a 5 anni fa: l’avevo salutata lasciando la Siria - destinazione: Italia - con la mia famiglia, dopo un bombardamento proveniente dai quartieri est di Aleppo occupati dagli islamisti che aveva danneggiato pesantemente la nostra casa. Passo una serata con mia sorella, a parlare della drammatica crisi in Libano: disoccupazione, inflazione, politici corrotti e Covid in giro...  

 Da Beirut verso la Siria partono, oltre ai pullman, i taxi collettivi. Sapevo, già dall’Italia, che a causa della pandemia le auto libanesi non possono entrare in Siria e quelle siriane non possono arrivare in Libano. Ma in Oriente una soluzione c’è sempre: parto dal Libano con una macchina libanese e alla frontiera ci attende una macchina proveniente dalla Siria. Durante il cambio di automobile mi guardo intorno: sono l’unico viaggiatore alla frontiera! Dopo poche ore eccomi a Tartous. La seconda tappa. La città di mia moglie. Fra gioia e abbracci entro in casa: è illuminata con le pile, non c’è corrente e fa freddo. Il combustibile manca. 

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