Siria: un'altra guerra dimenticata (+ audio)

damasco danniQuando i media parlano della Siria oggi, raccontano soprattutto dei migranti, delle migliaia di persone in fuga dal paese in crisi rischiando la propria vita su sentieri incerti, in cerca di una vita migliore. Vatican News desidera riportare l’attenzione sulla situazione nel Paese martoriato da dieci anni di guerra alla quale è subentrata una crisi economica senza precedenti. Iniziamo il percorso con una intervista al cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria

Vatican News

A Damasco la vita appare normale, il traffico è quello di una grande città del Medio Oriente, la gente si attiva per recarsi sul luogo di lavoro, i mercati sono forniti, le botteghe numerose. Ma quello che si vede è solo una vetrina che non riflette necessariamente la realtà. Dopo anni di guerra, anche se questa non è finita e i combattimenti continuano nella provincia di Idlib nel nord del Paese, la crisi economica ha messo a dura prova i cittadini. Tutti i cittadini. Praticamente è scomparsa la classe media, ritrovatasi “povera” da un giorno all’altro. Per avere un’idea della situazione, sono sufficienti alcuni dati: lo stipendio medio di un dipendente statale è di circa 75.000 lire siriane. Un solo chilo di latte in polvere per i bambini costa 12.000 lire. Per un pieno di carburante servono 20.000 lire. Condizioni che hanno portato il 90 per cento della popolazione a vivere sotto la soglia di povertà e ha rubato la speranza a 17 milioni di siriani.

Proprio su questa speranza ormai smarrita, risponde il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria:
segue e ascolto