PSCB - Dal 1991 la missione della Fraternità raggiunge gli estremi confini della Siberia. Un’intervista ai nostri sacerdoti - di Emma Neri

in siberiaPreti cattolici in Siberia durante il lockdown. Roba da far tremare le vene e i polsi. E invece: uno di loro, Francesco, che ha passato più di tre mesi, da marzo a luglio, da solo nel villaggio di Palavinnoje, quando racconta di questo periodo pronuncia una strana parola, “grazia”: “È stata una grazia insperata”. Dice proprio così, e lo ripete più volte, quasi scusandosi per l’associazione stridente. E l’altro, Alfredo? “Ho fatto una bella esperienza da eremita” racconta da Novosibirsk. “Davvero, lo dico senza autocelebrazioni, un periodo fecondo”. E si fa una bella risata. Sì, perché lui si chiama così: Fec, al secolo Alfredo Fecondo. Nomen omen. Per entrambi i preti della missione siberiana, il lockdown non è stato un vuoto a perdere ma un periodo ricco di presenze, sebbene inconsuete. Don Francesco Bertolina è in Siberia da 29 anni. ...      segue